Sì della Loya Jirga al BSA
Emanuele Giordana
Ma Karzai ribadisce: lo firmerà un nuovo presidente. Intanto in Pakistan viene bloccata la strada al passo di Khyber dopo l’ultimo raid di droni.
Per i 2500 delegati della Loya Jirga, l’Afghanistan deve dare la sua approvazione al Security and Defense Cooperation agreement between the United States of America and the Islamic Republic of Afghanistan, il patto bilaterale strategico, poltico e militare che legherà per almeno dieci anni Kabul a Washingotn. Così, riferisce l’agenzia Pajhwok si stanno esprimendo le cinquanta commissioni che hanno studiato e dibattuto l’accordo nei giorni scorsi. Diverse le sfumature, i distinguo, gli approfondimenti. E diversa l’attitudine sui tempi: entro sei settimane (cioè entro al fine dell’anno) o più in là, come vorrebbe il presidente Karzai secondo cui il Bsa, una volta approvata anche dal parlamento,deve essere sottoscritto dopo aprile, ossia dopo l’elezione presidenziale prevista tra cinque mesi.
Con un twitt, la giornalista della Bbc Karen Allen dice che il discorso finale di Karzai ha fissato un paletto: il patto sarà nullo se gli americani lo dovessero tradire entrando nella case degli afgani. Quanto alla tempistica, Karzai insiste: il patto deve essere firmato dal nuovo presidente eletto in aprile
Su un altro fronte intanto, la delegazione dell’Alto consiglio di pace afgano, incaricato dal governo del negoziato coi talebani, ha incontrato nella capitale pachistana mullah Baradar, ex numero due di mullah Omar – volato da Karachi a Islamabad – che ha consegnato a Rabbani (capo delegazione) un messaggio della shura di Quetta di cui per ora non si sa altro. Intanto, sempre in Pakistan, il partito di Imran Khan (alla guida del governo della provincia) ha convocato suoi sostenitori a Peshawar per protestare contro l’ultimo raid di droni che hanno bloccato la strada che dalla capitale del Pakhtunkhwa porta al passo di Khyber attraverso cui passa la logistica della Nato.
Fonte: www.lettera22.it
24 novembre 2013