Scontro tra Israele e Iran a Monaco
L'Osservatore Romano
Netanyahu mostra un frammento di drone e attacca l’accordo sul nucleare
Duro attacco a Teheran, ieri alla conferenza di Monaco, da parte del premier israeliano, Benjamin Netanyahu. «Se necessario interverremo non solo contro gli alleati dell’Iran, ma anche contro l’Iran stesso» ha detto il primo ministro, ribadendo che «Teheran rappresenta la più grande minaccia per il mondo». Netanyahu ha anche mostrato un pezzo di un presunto drone iraniano abbattuto questo mese dopo un’incursione nello spazio aereo israeliano. E rivolgendosi al ministro degli esteri iraniano, Javad Zarif, ha detto: «Signor Zarif, lo riconosce? È vostro».
Il premier israeliano ha denunciato la crescente minaccia militare iraniana in Siria, criticando il sostegno garantito agli Hezbollah in Libano e ai gruppi armati palestinesi nella striscia di Gaza. «Israele non consentirà al regime iraniano di stringere un cappio al nostro collo. Agiremo — ha avvertito — non solo contro i suoi agenti ma anche contro lo stesso Iran, se necessario».
Netanyahu ha poi lanciato un altro avvertimento al presidente siriano, Bashar Assad. Durante questi sette anni di conflitto in Siria, Israele si è astenuto dall’intervenire, fatta eccezione per alcuni raid aerei. Ma adesso, ha aggiunto Netanyahu, «Assad deve comprendere che invitando l’Iran a casa sua, di fatto ci sta sfidando». Non bisogna «mettere alla prova la determinazione di Israele».
Il leader del Likud ha poi parlato di nucleare, facendo un particolare riferimento all’accordo sul dossier iraniano. Secondo Netanyahu, quell’accordo è «pericoloso e inefficace» perché di fatto non impedirebbe lo sviluppo di un intero arsenale da parte di Teheran. La replica di Teheran alle accuse del premier israeliano non si è fatta attendere. Zarif ha definito Netanyahu «un fumettista da circo». Le sue parole — ha detto Zarif — «non meritano nemmeno una risposta».
Osservatore Romano
19 febbraio 2018