Roma, Ciclo di’incontri sugli indigeni di Morelos: Pueblos
La redazione
"13 popoli in difesa dell'acqua dell'aria e della terra" giovedì 18 giugno alle ore 21 presso il centro sociale Acrobax Project in via della Vasca Navale 6, ex cinodromo Dopo Firenze, i comitati in lotta del Monte Amiata, Torino, Trento e le comunità di Tuenno e la Val di Non, "Pueblos" il ciclo di'incontri sugli […]
Pueblos a Roma
"13 popoli in difesa dell'acqua dell'aria e della terra"
giovedì 18 giugno alle ore 21
presso il centro sociale Acrobax Project in via della Vasca Navale 6, ex cinodromo
Dopo Firenze, i comitati in lotta del Monte Amiata, Torino, Trento e le comunità di Tuenno e la Val di Non, "Pueblos" il ciclo di'incontri sugli indigeni nahuatl dello stato di Morelos, Messico, arriva nella capitale.
Verrà proiettato il documentario premiato in molti festival internazionali “13 Popoli in difesa dell’acqua dell’aria e della terra” sulle nuove rivoluzioni dei popoli di Xoxocotla, la città di Emiliano Zapata.
Sarà presente il regista messicano Francesco Taboada Tabone, e la produttrice del film, la studiosa di culture mesoamericane Fernanda Robinson
Interveranno anche Cristiana Gallinoni di Acrobax ed Epicentro Solidale, Francesca Caprini ed Enzo Vitalesta dell’associazione Yaku e del Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua.
Il documentario se da una parte sta rendendo pubblica la drammatica situazione delle popolazioni native dello stato del Morelos, in Messico, impegnate in una dura battaglia per la sopravvivenza culturale e per la difesa della propria terra, dall’altra ha lo scopo di mettere in luce i forti legami e le profonde simmetrie con le comunità e i movimenti che in Italia sono impegnati in battaglie simili in difesa dei beni comuni e dei diritti fondamentali. Significato particolare la proiezione di questo documentario a Roma, al centro sociale Acrobax, in un periodo di importanti mobilitazioni per l’Abruzzo e contro il prossimo G8.
La vicenda dei “13 popoli di Morelos” si è conformata, tra l’altro, come una lotta trasversale che trova la sua radice unificante nella cultura indigena nahuatl e nel loro “progetto culturale” che, contrastando la visione occidentale iperliberista, propone un modello di sviluppo alternativo che rispetta l’ambiente e le persone che ci vivono, aprendo un costante e serrato confronto, talvolta anche violento, con il governo del Morelos.
Già negli anni ’80 gli abitanti della città di Xoxocotla avevano occupato il Parlamento dello Stato del Morelos e bloccato una legge che avrebbe privatizzato le risorse idriche della regione, imponendo un sistema di gestione comunitario e partecipato.
13 popoli, compresa Xoxocotla, nel 2007 hanno conformato il Consiglio dei Popoli del Morelos in difesa dei loro territori e dei beni comuni, a cui si riferisce il documentario di Francesco Tabone. Adesso sono diventati 64 e il loro Consiglio rappresenta circa 800 mila persone, più di un terzo dei cittadini dello Stato del Morelos.
Un’esperienza unica di lotta organizzata contro e al di là di un sistema politico corrotto, espressione degli interessi economici legati alla cementificazione del territorio, alle discariche a cielo aperto, alle privatizzazioni dei beni comuni.
“Noi siamo i discendenti, i nipoti, gli amici di Emiliano Zapata. Non smetteremo mai di combattere. Queste sono le nostre nuove rivoluzioni”
Saul Roque, portavoce e capo spirituale del Consiglio dei popoli del Morelos
Info: www.yaku.eu – redazione@yaku.eu
Contatto stampa: 348 7467493 – francescacaprini@yaku.eu