Rispettare gli obblighi del diritto internazionale umanitario!


La redazione


Dichiarazione del Coordinatore umanitario per i Territori Palestinesi Occupati, Lynn Hastings, sulle ostilità tra i gruppi armati palestinesi nella Striscia di Gaza e Israele


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Dichiarazione del Coordinatore umanitario per i Territori Palestinesi Occupati, Lynn Hastings, sulle ostilità tra i gruppi armati palestinesi nella Striscia di Gaza e Israele

Gerusalemme, 10 ottobre 2023

 

Il 7 ottobre, gruppi armati palestinesi si sono infiltrati in Israele, uccidendo e catturando centinaia di civili e membri delle forze israeliane e lanciando indiscriminatamente migliaia di razzi verso Israele.
L’8 ottobre, il governo di Israele ha dichiarato guerra, lanciando intensi attacchi aerei nella Striscia di Gaza, densamente popolata, negli ultimi tre giorni. Centinaia di palestinesi sono stati uccisi e oltre duemila feriti. La portata delle ostilità in corso ha portato a gravi conseguenze umanitarie. Case, scuole, strutture mediche e altre infrastrutture sono state danneggiate e distrutte.
A Gaza, almeno 200.000 dei 2,2 milioni di residenti sono stati sfollati dopo essere fuggiti per paura o dopo che le loro case sono state distrutte dagli attacchi aerei. La maggior parte di loro sta trovando rifugio nelle scuole dell’UNRWA, almeno due delle quali sono già state danneggiate dagli attacchi aerei nell’area. Il numero delle persone colpite dalle ostilità è destinato ad aumentare.

Le autorità israeliane hanno interrotto la fornitura di acqua a Gaza, riducendo la già scarsa disponibilità di acqua potabile. In conformità con l’assedio totale ordinato dal governo israeliano su Gaza, anche l’accesso all’elettricità, al cibo e al carburante è stato interrotto, peggiorando inevitabilmente la già disastrosa situazione umanitaria. I palestinesi di Gaza hanno ora a disposizione solo 3-4 ore di elettricità al giorno. Questo ostacola la capacità delle strutture sanitarie di funzionare e di curare i feriti.
Le Nazioni Unite e i suoi partner umanitari nei Territori Palestinesi Occupati stanno lavorando per soddisfare i principali bisogni, in particolare quelli di alloggio, anche in queste pericolose circostanze. Tuttavia, l’accesso del personale umanitario e delle forniture a Gaza è stato interrotto e l’intensità delle ostilità sta limitando la capacità del personale di fornire aiuti.
Poiché la situazione umanitaria e di sicurezza continua ad aggravarsi, tutte le parti devono rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario.
Tutti i gruppi militari e armati devono attenersi ai principi di distinzione, proporzionalità e precauzione quando conducono le loro operazioni.

I civili, soprattutto i bambini, le strutture mediche, gli operatori sanitari e i giornalisti devono essere protetti.
I civili catturati devono essere rilasciati immediatamente e senza condizioni.
Chiunque sia catturato o detenuto, compresi i combattenti, deve essere trattato umanamente e con dignità.
Tutti gli attori coinvolti devono permettere alle squadre umanitarie e ai beni di raggiungere immediatamente e in sicurezza le centinaia di migliaia di persone che ne hanno bisogno.

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