Richard Falk: sentenza Corrie nega giustizia
NEAR EAST NEWS AGENCY
La decisione dei giudici è una sconfitta per la legalita’ e una vittoria per l’impunità dei militari israeliani, ha detto a Ginevra il relatore speciale dell’Onu per i diritti umani.
La decisione del giudice rappresenta una sconfitta per la giustizia» nonchè «una vittoria per l’impunità dei militari israeliani». E’ secco il giudizio che oggi Richard Falk, relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori occupati palestinesi, ha dato della sentenza emessa due giorni fa dalla corte distrettuale di Haifa che ha respinto la tesi dell’omicidio avanzata dai genitori della giovane attivista americana Rachel Corrie, morta nel 2003 a Gaza schiacciata da una ruspa militare israeliana.
«La decisione del giudice rappresenta una sconfitta per la giustizia» e «una vittoria per l’impunità dei militari israeliani», ha scritto Falk in un comunicato diffuso oggi a Ginevra. La sentenza, ha aggiunto Falk, ignora le Convenzioni di Ginevra, che impongono alla potenza occupante di proteggere i civili. Inoltre – prosegue il relatore – la quarta Convenzione prevede che gli operatori umanitari come Rachel Corrie siano specificamente protetti.
L’attivista americana fu schiacciata da una ruspa militare mentre cercava di non farla avanzare contro una abitazione civile. Secondo il giudice israeliano si è trattato di un «incidente», provocato proprio dalla ragazza che sì era messa in una situazione pericolosa, in una zona di guerra.
Fonte: Nena News
31 agosto 2012