Rdc: i ribelli puntano a Goma
Nigrizia.it
Le truppe regolari di Kinshasa non riescono a fermare i ribelli, che continuano la loro marcia su Goma, capoluogo del Nord-Kivu. Intanto continua la fuga della popolazione.
Si combatte da questa mattina attorno alla città di Rutshuru, nella regione orientale del Nord-Kivu, in Repubblica democratica del Congo. Migliaia di persone sono in fuga dai villaggi dell’area, a causa degli scontri tra le forze dell’esercito nazionale (le Farc) e i ribelli del Congresso nazionale per la difesa del popolo (Cndp), guidati dal generale filorwandese Laurent Nkunda.
La popolazione è ormai esasperata da un conflitto che dura da quasi 10 anni: ieri centinaia di manifestanti hanno attaccato le sedi della forza Onu (Monuc, la maggiore missione di pace al mondo, che conta 18 mila effettivi) a Goma, capoluogo del Nord-Kivu, incapaci di tutelare i cittadini, come previsto nel loro mandato. Almeno uno dei manifestanti sarebbe morto, le vittime civili però potrebbero essere due. Due morti anche tra i militari dell’Onu, anche se le notizie non sono state confermate.
Ieri, come reazione ad un attacco ribelle a due convogli che stavano scortando gli sfollati, i militari dell’Onu hanno sparato dagli elicotteri contro le forze ribelli che si aggiravano su Kibumba, 45 chilometri a nord di Goma. Ma nemmeno l’azione combinata delle Farc e della Monuc (che, in base al mandato, non potrebbe attaccare direttamente i ribelli, se non come azione difensiva) riesce a fermare l’avanzata dei ribelli. Le truppe governative si stanno ritirando dalla linea del fronte. Anche i civili si stanno allontanando dal campo di battaglia, 12 chilometri a nord di Goma, abbandonando le loro abitazioni. Secondo stime Onu, sono 250mila i civili rimasti senza casa dalla fine di agosto, quando sono riprese le ostilità nel Nord-Kivu, 100mila solo negli ultimi 5 giorni.
L’esercito congolese, impegnato anche più a nord, contro i ribelli ugandesi di Joseph Kony, non ha i mezzi e le risorse necessarie per ostacolare le milizie di Nkunda, che stanno ora puntando direttamente a Goma, dopo aver conquistato, pochi giorni fa, il parco nazionale di Virunga e la base militare di Rumangabo, vicino al confine con l'Uganda.
Kinshasa ha rinnovato le accuse al Rwanda di Paul Kagame di sostenere i ribelli di Nkunda, accusa che Kigali continua a rimandare al mittente. Nkunda afferma di combattere per proteggere la minoranza Tutsi dale milizie Hutu, accusate del genocidio rwandese del 1994.
Sul conflitto in corso è intervenuto anche il Segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon che ha espresso "profonda preoccupazione" per il deteriorarsi delle condizioni di sicurezza nella regione. Ha quindi condannato "l'attacco deliberato" dei ribelli di Nkunda contro due mezzi delle Nazioni Unite che stava cercando di proteggere i civili nell'area di Goma. Ma non è solo il Nord-Kivu a preoccupare l'Onu: nel nord, nella provincia Orientale si stima, infatti, siano 28.000 le persone rimaste senza casa nelle ultime settimane, fuggite dagli attacchi dei ribelli ugandesi dell'Esercito di liberazione del Signore di Joseph Kony.
Fonte: Nigrizia.it
28 ottobre 2008