Rastrellamenti casa per casa a Damasco, bombe su Homs
Rainews24
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite voterà, forse già domani, una risoluzione in cui si condanna la violenta repressione dell’opposizione in Siria e si sollecita Damasco ad avviare un processo di transizione a un sistema democratico e multipartitico.
Per la prima volta in undici mesi di rivolta le truppe d'elite siriane hanno preso d'assalto un quartiere centrale di Damasco, facendosi strada con mezzi blindati e sparando in aria colpi di mitragliatrici. Lo hanno riferito attivisti e residenti del quartiere di Barzeh dove al momento sono in corso rastrellamenti e arresti.
La quarta divisione armata e le Guardie repubblicane hanno eretto blocchi stradali nelle principali vie di Barzeh dove sono alla caccia dei detrattori del presidente Bashar al Assad. Sempre questa mattina un'esplosione ha colpito un oleodotto di approvvigionamento di una raffineria nella citta' di Homs, nei pressi del quartiere di Bab Amro martoriato dai bombardamenti delle forze governative.
Le truppe fedeli al
presidente siriano Bashar al Assad hanno lanciato oggi un'offensiva contro la citta' di Hama, nella Siria centrale, bombardando quartieri residenziali. Lo riferiscono attivisti dell'opposizione. Secondo le fonti, i quartieri di Faraya, Olailat, Bashura e
al-Hamidiya sono stati oggetto di cannoneggiamenti, mentre truppe si sono ammassate nell'aeroporto ed una brigata ha dato l'assalto alla citta', la quarta per dimensioni nel paese.
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite votera' questa settimana, forse gia' domani, una risoluzione in cui si condanna la violenta repressione dell'opposizione in Siria e si sollecita Damasco ad avviare un processo di transizione a un sistema democratico e multipartitico. Ad anticiparlo sono fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro di New York ricordando il mancato voto al Consiglio di sicurezza di un testo
simile di risoluzione, in seguito al veto di Russia e Siria. L'Assemblea generale ha il solo potere di introdurre risoluzioni di condanna, ma non con sanzioni. La risoluzione sulla Siria sara' presentata dall'Arabia saudita.
Oggi il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon incontrera' il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov a Vienna, per discutere della crisi siriana e dei passi da adottare per porre fine al conflitto. Mentre la cancelliera tedesca, Angela Merkel, prima di incontrare il capo della Lega araba, Nabil al-Arabi, ha preannunciato l'introduzione di nuove sanzioni contro Damasco da parte dell'Unione europea. "La Lega ha una posizione ferma e l'Ue la sostiene, e vi rafforzeremo imponendo ulteriori sanzioni", ha dichiarato.
Il premier italiano Mario Monti ha dichiarato che "La Siria e' un caso sempre piu'
drammatico che l'Italia sta seguendo da vicino": il nostro Paese – ha spiegato –
"partecipa alla costruzione di un gruppop di 'amici della Siria': siamo molto interessati – ha sottolineato – a dare qualche tipo di appoggio a chi in siria si batte per una soluzione democratica".
La Francia ha creato un fondo da 1 milione di euro per le agenzie di aiuto umanitario che operano in Siria. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Alain Juppe che intende proporne uno simile a livello internazionale la prossima settimana nella riunione del gruppo di contatto 'Amici della Siria', che si terra' in Tunisia il 24 febbraio. Parigi aveva in precedenza proposto – come in Libia – l'istituzione di "corridoi umanitari" con l'approvazione siriana o con un mandato internazionale per inviare cibo e
medicine ed alleviare cosi' le sofferenze della popolazione sottoposta alla repressione del regime di Damasco.
15 Febbraio 2012