Rai: Giulietti, Saccà reintegrato e Mazzetti sospeso. Un vero scandalo
Articolo 21
Zaccaria e Vita tracciano le proposte di riforma della Rai. Il 17 luglio si discuterà della manifestazione nazionale per il diritto all’informazione promossa dalla Tavola della Pace e a cui hanno aderito oltre 70 associazioni.
"Alla Rai la legge non è uguale per tutti. Nella giornata nella quale Agostino Saccà viene reintegrato nell'azienda di viale Mazzini il dirigente Loris Mazzetti riceve una lettera di sospensione e un preavviso di licenziamento per aver scritto che in Rai non si rispettava il codice etico, parole che sono più o meno le stesse dette qualche giorno fa dal presidente Claudio Petruccioli. Una vicenda di una gravità assoluta, surreale per la consequenzialità temporale, e rappresenta una fotografia impietosa dei tempi e di quello che sta accadendo alla Rai. Ad affermarlo è il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti nel corso della conferenza stampa indetta questa mattina dall'associazione per la libertà di informazione presso la sala stampa della Camera. Conferenza stampa alla quale hanno presenziato oltre a Giulietti, l'on. Roberto Zaccaria e il senatore Vincenzo Vita. "Mentre Saccà viene reintegrato – prosegue Giulietti – personaggi come Mazzetti vengono sospesi e altri come Oliviero Beha, che ha vinto più cause con la Rai attendono ancora il reintegro. Una situazione scandalosa. Per questo Articolo21 metterà a disposizione di tutti questi soggetti ingiustamente vessati i propri legali e il proprio sito internet e promuoverà una iniziativa pubblica, nei prossimi giorni davanti ai cancelli della Rai.
Quello che emerge dalle intercettazioni di questi giorni – prosegue Giulietti – non è solo gossip ma la testimonianza di un plateale conflitto di, di un comitato d'affari che ostacola chiunque abbia il senso dell'autonomia della Rai. Alla politica non spetta il compito di invocare le manette ma di voltare pagina e rompere questa palude, promuovere un vero salto anche generazionale. Per questo condivido la proposta di amministratore unico lanciata anche da Veltroni e attorno a questa proposta sarebbe auspicabile che si realizzasse una grande campagna nazionale dentro e fuori le aule parlamentari. Per questo Articolo21 dedicherà a questo tema l'assemblea nazionale del prossimo 17 luglio e spiegherà i contenuti della manifestazione nazionale per il diritto all'informazione promossa da Flavio Lotti della Tavola della Pace e a cui hanno aderito circa 70 associazioni, che si terrà il 22 ottobre davanti alla sede della Rai.
Nel corso della conferenza stampa tracciati alcuni punti per una vera riforma della Rai: una Fondazione cui affidare il 'timone' dell'azienda; vertici selezionati con concorsi pubblici e nominati dal Consiglio per le comunicazioni audiovisive; elezione del Cda da parte degli abbonati al momento del pagamento del canone.
Vincenzo Vita, senatore Pd e membro della Vigilanza Rai, ha parlato di "diverse opportunita' per rompere gli indugi", mentre per il deputato democratico Roberto Zaccaria bisogna fare qualcosa perche' "siamo alla fase finale di una deflagrazione di sistema". I progetti che Articolo 21 ha rilanciato sono, in sostanza il Ddl Gentiloni e una proposta avanzata dalla verde Tana De Zulueta sulla 'governance' dell'azienda. Studiata 'ad hoc' da Zaccaria e' invece l'idea di affidare agli abbonati le sorti dei vertici.
Il Cda, 20 persone, sarebbe eletto dai cittadini al momento del pagamento del canone tramite l'indicazione di due preferenze (un uomo e una donna) nell'ambito di una rosa di 200 candidati compilato dalla commissione di Vigilanza Rai. Inoltre, sempre con il bollettino si potra' dare una sorta di indicazione editoriale per la Rai. "Si potra' anche dire che e' una iniziativa velleitaria, ma risponde a quello che prevede la Costituzione e rilancia in maniera forte il motivo per cui si paga il canone – ha spiegato Zaccaria, che della Rai e' stato presidente. Si tratta di un meccanismo non controllato da nessuno e che non e' condizionato dalla politica perche' e' piu' forte della politica. E' una scommessa che bisogna tentare".
Fonte: Articolo 21
03 luglio 2008