Quando si muore lavorando


Alessandra Tarquini - Vis


RaiSat ieri ha presentato in anteprima il documentario sulla tragedia di Torino al Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia. Un applauso scrosciante alla fine della proiezione. E desiderio di cambiare.


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Quando si muore lavorando

Era il 6 dicembre 2007. Torino. Il rogo.
Si tratta della Thyssen Krupp e si tratta di 6 operai.
Si tratta di molto di piu'. Si tratta delle morti bianche.
Si tratta di uomini, di padri di famiglia e ragazzi molto giovani. Si tratta di turni di notte e di tempi che non si possono aspettare per il raffreddamento altrimenti altri operai stanno a casa e a fine mese delle giornate in meno di lavoro si vedono. Pesano sulla famiglia, sui figli.
Si tratta di estintori vuoti e di incendi che non si domano. Si tratta di incendi che non è la prima volta che accadono. Si tratta di un incendio speciale quello di quella notte. Si tratta di un rogo che brucia persone invisibili.
Le fa rimanere come i corpi umani dei poster appesi alle pareti dei medici di famiglia. Solo con i fasci di nervi e le ossa. Nude. Perchè la pelle non c'è piu'.
Si tratta di vedove. Giovani donne e giovani madri. Si tratta del grido "NON VOGLIO MORIRE". "Sono bruciati o carbonizzati?" chiede la voce dei soccorsi al telefono. Si tratta del sussulto che dovremmo avere di fronte a questa strage. Al rogo di Torino. Si tratta dello sgomento e delle norme di sicurezza non rispettate. Si tratta condividere delle responsabilità che sono di tutti. Per chi ha già dimenticato. Per chi non si ricorda. Per chi quando vede scritto sulla fabbrica "Acciai speciali terni"- dopo essersi sempre chiesto che cosa avesse di speciale quell'acciaio che forgia lavoro e crea produttività – ora decide che la parola "speciale" ha quelle voci, quelle facce, quell'indegno modo di lavorare e morire.
RaiSat ieri ha presentato in anteprima il documentario sulla tragedia di Torino al Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia. Un applauso scrosciante alla fine della proiezione. E desiderio di cambiare. Cambiare davvero e scacciare i fantasmi per vedere persone.

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