Qualcuno ha visto il 5 per mille?


Gabriella Meroni - vita.it


In questo clima di totale incertezza politica i pagamenti del 2012 sono di là da venire. Svanita la legge delega fiscale, la stabilizzazione resta una chimera. E per il 2013? Risponde il ministero


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In  questo clima di totale incertezza politica i pagamenti del 2012 sono di là da venire. Chiuso il 2011, restano  residui da distribuire che  risalgono al 2006. Svanita la legge delega fiscale, la stabilizzazione resta una chimera. E per il 2013? Risponde il ministero

C'è qualcuno che sta ancora aspettando il 5 per mille 2006. Dopo sette  anni. Sono pochi, pochissimi, e per lo più è stata colpa loro (non hanno  comunicato l'Iban, o era sbagliato, hanno fatto errori tecnici ecc.) ma  ci sono. E quanto al futuro della misura fiscale più lodata e meno considerata d'Italia, è nebbia fitta. "Non abbiamo ancora ricevuto nessuna comunicazione circa i pagamenti  dell'annata 2012", informa con la consueta chiarezza il dirigente  dell'ex Direzione Generale per il Volontariato del ministero delle  Politiche sociali, Danilo Festa. "Il ministero delle  Finanze deve disporre i pagamenti, e la firma ancora non c'è. Solo dopo  l'Agenzia delle Entrate ci trasmetterà gli elenchi dei beneficiari, ma  chiaramente siamo in attesa del governo e delle decisioni conseguenti.  Questa situazione di incertezza e passaggio non aiuta ad accelerare i  tempi".

Eh già. I ministri non ci sono, quindi non ci possono essere i via libera allo sblocco dei fondi, non si emettono le circolari, non si dà nessun tipo di ordine  esecutivo. Tutto è fermo, tutto in stallo. "Attualmente stiamo ancora  liquidando dei piccoli residui relativi agli anni scorsi, dal 2006 in  avanti", continua il dottor Festa, "mentre l'ultimo anno pagato è il  2011 su redditi 2010. Si va avanti in automatico, per così dire". E  intanto le associazioni aspettano. Aspettano, tra l'altro, di capire se  per il 2013 tutto andrà bene, e se il 5 per mille sarà ancora presente  sulle dichiarazioni dei redditi.

Festa è fiducioso: "Credo proprio di sì, visto che nell'ultima finanziaria il 5 per mille era comunque previsto, con copertura adeguata",  ricorda, "quindi non credo ci siano problemi. E non sarebbe neppure la  prima volta che il 5 per mille si paga senza il decreto della presidenza  del Consiglio dei ministri che specifica i beneficiari, perché se non  ricordo male anche l'anno scorso andò così. Le circolari, poi, erano  uscite a giugno, quindi…". Quindi, è la nostra conclusione, dobbiamo  ringraziare i funzionari dell'amministrazione che fanno il loro lavoro  "tecnico" e rendono così possibile l'erogazione (pur con tempi biblici)  del contributo? Per quest'anno pare proprio di sì, vista l'acefalia dei  ministeri e il clima di generale incertezza politica.
Quanto alla stabilizzazione del 5 per mille, inserita l'anno scorso  nella delega fiscale, è andata perduta con quella stessa legge, che non  fu approvata per motivi di tempo. Il Parlamento dovrà quindi rimetterci mano ripartendo da capo,  visto che è praticamente impossibile che venga ripreso pari pari un  provvedimento (tra l'altro molto discusso) ideato e propugnato dal  defunto governo Monti. Le altre proposte di legge che giacciono in  Parlamento giacciono, appunto, ormai da anni, visto che alla fine si era  puntato proprio sul cavallo delega fiscale per portare a casa la tanto  sospirata stabilizzazione.
 Si è visto come è finita; servirebbe dunque che i parlamentari della  nascente legislatura si prendessero l'impegno di portare a compimento il lavoro iniziato. Vita li tallonerà perché non se lo dimentichino.

Fonte: www.vita.it
12 marzo 2013

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