Putin sfida gli USA con armi “invincibili”
Il Sole 24 Ore
Missili balistici intercontinentali a propulsione nucleare e diverse nuove armi sono la carta migliore di Putin per assicurarsi la vittoria alle prossime elezioni del 18 marzo.
Vladimir Putin ha rivelato la carta segreta con cui conta di assicurarsi una vittoria convincente alle prossime elezioni del 18 marzo: si chiama Sarmat. Un nuovo missile balistico intercontinentale che, assicura il presidente, non è possibile intercettare: invincibile. Questo e altri prototipi di nuova generazione dell’arsenale nucleare russo – alcuni entrati in fase di produzione – sono la risposta alla nuova strategia nucleare degli Stati Uniti e allo “scudo spaziale”, il sistema di difesa anti-missile che gli Stati Uniti hanno iniziato a sviluppare ai confini della Nato, in Romania e in Polonia. Vanificando, ritiene il Cremlino, il potere di deterrenza nucleare russo. Putin ha ricordato dettagliatamente le ripetute proteste rivolte a Washington in questi ultimi 15 anni. Per andare poi al contrattacco: «Nessuno ci ha ascoltato – ha detto -. Ci ascolterete ora». Applaudendolo, il pubblico qui si è alzato in piedi.
L’intervento di Vladimir Putin al Maneggio, davanti alle Camere riunite
È stata questa la “sorpresa” del discorso rivolto alle Camere riunite e a tutti i più alti funzionari dello Stato. Una carrellata dei “gioielli” a cui l’industria militare russa ha lavorato in questi ultimi anni. Il contenuto del messaggio di Putin era rimasto segreto fino all’ultimo perché l’intervento – rinviato da dicembre in modo da cadere alla vigilia del voto – è il manifesto elettorale di Putin, il suo modo di fare campagna e marcare la distanza siderale che separa il comandante in capo dagli altri candidati. Putin cerca una conferma per un quarto mandato, e ha costellato la prima parte dell’intervento con promesse a tutto campo, dirette allo sviluppo del Paese e al miglioramento della qualità della vita di ogni cittadino russo. L’obiettivo era dare a ciascuno ciò che ciascuno si aspetta, uno stipendio più alto o servizi sociali migliori, assicurazioni per le imprese e più fondi per le regioni. Aumenteremo i redditi, proteggeremo gli anziani, dimezzeremo la povertà. Raddoppieremo la rete stradale. La Russia dovrà diventare una delle prime cinque economie al mondo.
Un discorso e un programma di governo generoso, che ha glissato sulle risorse finanziarie aggiuntive necessarie per realizzare tutto questo e ha accennato di sfuggita alle riforme e alle modifiche al sistema fiscale che, concordano diversi osservatori, dovrà prevedere dopo il voto un aumento delle imposte o l’innalzamento dell’età pensionabile. Problemi che vengono rinviati a dopo il 18 marzo mentre ora, come ha fatto notare il corrispondente della Bbc, le parole di Putin assomigliavano a una scatola di cioccolatini, da cui ognuno può prendere ciò che gli piace di più.
Ma dopo meno di un’ora, Putin ha bruscamente cambiato argomento per dilungarsi sulle nuove capacità militari della Russia che con la missione in Siria, ha detto orgoglioso, «tutto il mondo ha iniziato a conoscere per nome». E ha passato in rassegna una serie di nuove armi nucleari ad alta tecnologia, le ultime realizzazioni militari del Paese che, ha ripetuto, «possono superare ogni difesa».
Si è rivolto agli Stati Uniti: «I tentativi di contenere la Russia sono falliti, fatevene una ragione».
È qui che il pubblico di alti dignitari si è fatto prendere dall’entusiasmo, applaudendo in continuazione, sciogliendosi in larghi sorrisi. E qui si è capita la ragione per cui l’intervento era stato trasferito dal Cremlino alla Sala Esposizioni del Maneggio perché, avevano spiegato, è più ampia e dà la possibilità di illustrare le parole del presidente con grafici e contenuti multimediali, a concretizzare le promesse. Ma i grandi pannelli alle spalle del presidente erano sopratutto destinati a mostrare video games e animazioni computerizzate di droni sottomarini ad alta velocità, «praticamente invulnerabili»; missili cruise a propulsione nucleare, in grado di trasportare testate ovunque senza che nessuno “scudo” possa fermarli; armi laser; un missile supersonico, Kinzhal, che può superare di dieci volte la velocità del suono; il sistema Avangard, un’arma che «punta al bersaglio come un meteorite». Mostrando i suoi gioielli, Putin ha voluto chiarire: «Al mondo non c’è nulla di simile. E quando qualcuno ci raggiungerà, i nostri ragazzi penseranno a qualcos’altro».
«Non stiamo minacciando nessuno – ha chiarito il presidente russo -. La rafforzata potenza militare russa è una garanzia affidabile di pace sul nostro pianeta, perché assicura l’equilibrio strategico nel mondo». Ma qualunque utilizzo di armi nucleari contro la Russia o i suoi alleati, ha avvertito Putin, riceverà una risposta immediata: «Spero che tutto quanto è stato detto qui oggi scoraggi qualunque potenziale aggressore. Qualunque passo ostile verso la Russia diventerà semplicemente inutile per chi lo compie». Gli americani non sembrano impressionati: quelle mostrate da Putin sono armi da tempo in lavorazione. «Ne abbiamo già tenuto conto», fa sapere il Pentagono.
Antonella Scott
Il sole24ore
1 marzo 2018