Progetto Berimbau: Roma e Florianopolis
Floriana Lenti
Oggi a Roma si parlerà di buone pratiche di Cooperazione internazionale decentrata, istruzione, formazione e imprese sociali nelle periferie del mondo.
“I processi di globalizzazione rendono le società umane più omogenee ed allo stesso tempo, per reazione, più frammentate” si legge nella relazione di presentazione dell’iniziativa, che avrà luogo oggi pomeriggio -18 gennaio- a Roma, alla Città dell'Altra Economia (Largo Dino Frisullo – Testaccio) in data 18 gennaio, alle ore 15.30. “Agiscono forti spinte all’integrazione e nel contempo alla disgregazione degli spazi politici, sociali ed economici. Si accrescono gli squilibri tra le cittadelle ristrette dello sviluppo e le immense periferie della miseria e della disperazione. La pressione demografica, la disoccupazione, l’impoverimento, l’emigrazione sono il terreno fertile sul quale germogliano la violenza, la criminalità ed i pregiudizi ad esse connessi”.
Le periferie ed i processi di esclusione sociale vanno contestualizzati e storicizzati tanto su scala locale quanto su scala globale. La cooperazione internazionale decentrata gioca un ruolo strategico in questo contesto così come l’istruzione, la Formazione, complessivamente intesa, ed il cooperativismo sociale di fatto costituiscono le priorità di intervento strutturale.
Il Brasile, “gigante addormentato” dell’America Latina, presenta ancora oggi innumerevoli contraddizioni. Se da un lato possiede un’enorme abbondanza di materie prime e di minerali preziosi oltre che una fiorente industria che lo rende competitivo a livello mondiale, dall’altro lato però la maggior parte della popolazione soffre di malnutrizione e povertà. E’ il secondo paese al mondo per diseguale distribuzione della ricchezza. Drammatica è la situazione per i bambini e i ragazzi nelle grandi città, in particolare nelle comunità “faveladas” della periferia, dove alla miseria e alla quasi totale assenza di infrastrutture si aggiungono violenza e criminalità in gran parte legate al narcotraffico.
40 milioni di bambini e ragazzi soffrono carenze di base (alimentazione, casa, scuola, salute, ecc.); circa 6 milioni vivono in strada in stato di semi abbandono e sono facilmente vittima dello sfruttamento del lavoro, della prostituzione oltre che della violenza da arma da fuoco conseguente alla partecipazione ad attività illecite. Nelle favelas di Rio la maggior parte dei ragazzi muore prima dei 18 anni, stroncata da una pallottola o da una dose di droga.
ASSUR (Associazione Scuola Università e Ricerca), MCE (Movimento di Cooperazione Educativa), Municipio Roma XI, CCEA (Centro Culturale Escrava Anastacia – Brasile), hanno realizzato a Florianopolis (Brasile) il progetto di cooperazione internazionale "Rete di Cooperazione Berimbau", finanziato da Monte dei Paschi di Siena Asset Management SGR. Partendo dallo studio e dall'esperienza dell'Incubatore di Imprese Sociali "Inverso" del Comune di Roma si è implementato un programma pilota di creazione di imprese cooperative sociali nell'Incubatore Popolare di Cooperative del CCEA di Florianopolis (Brasile). Con il progetto sono state create 6 imprese cooperative in partnenariato con il Governo Federale ed il Ministero del Lavoro Brasiliano, con il risultato concreto di sottrarre più di 100 giovani dalla povertà e dal narcotraffico delle favelas.
L’obiettivo di questo incontro è presentare questa esperienza e confrontarla con realtà, esperienze e possibili futuri sviluppi della cooperazione. Per l’occasione sarà proiettato il video-documentario dell'esperienza fatta in Brasile.
Tra gli altri interverranno:
Dante Pomponi, assessore alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo Locale, il Lavoro del Comune di Roma
Gianluca Peciola, assessore alle Politiche Giovanili e all'Intercultura del XI Municipio di Roma
Don Roberto Sardelli, Gruppo Non Tacere
Andrea Castricini, assessorato al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili della Regione Lazio
Diana Cesarin, Movimento di Cooperazione Educativa
Vilson Groh, presidente del Centro Cultural Escrava Anastacia (Florianopolis – Brasile)
Antonio Colangelo, coordinatore Progetto Berimbau e responsabile. Progetti ASSUR