Perché le marce della pace?


La redazione, citazione di Aldo Capitini


“Ho nominato la marcia Perugia-Assisi. Perché le marce della pace? Non basterebbe un convegno, uno scambio di idee, un comizio, un giornale? Le marce aggiungono altro: sono un accomunamento dal basso e nel modo più elementare, che perciò unisce tutti, nessuno escludendo; sono un’estrinsecazione fisica disciplinando il corpo ad un’idea che si serve pensando a […]


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“Ho nominato la marcia Perugia-Assisi. Perché le marce della pace? Non basterebbe un convegno, uno scambio di idee, un comizio, un giornale? Le marce aggiungono altro: sono un accomunamento dal basso e nel modo più elementare, che perciò unisce tutti, nessuno escludendo; sono un’estrinsecazione fisica disciplinando il corpo ad un’idea che si serve pensando a tutti, non sono di combattimento ma di apertura, e non sono di contrizione o di evasione, perché intravvedono la terra e il passaggio associarsi ad una salvezza universale immanente”

(AC, La nonviolenza oggi)

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