Per una giusta pace in Medio Oriente: domenica 21 aprile a Cerveteri
La redazione
Intervista alla consigliera Battafarano: “Perché un convegno internazionale sulla Palestina a Cerveteri”. Consigliera Battafarano, domenica 21 aprile ci sarà una giornata dedicata alla Pace in Medio Oriente, con ospiti internazionali di alto livello, una mostra e una degustazione. Come nasce l’idea di questo convegno? L’intento è quello di dare un seguito alla Missione di Pace […]
Intervista alla consigliera Battafarano: “Perché un convegno internazionale sulla Palestina a Cerveteri”.
Consigliera Battafarano, domenica 21 aprile ci sarà una giornata dedicata alla Pace in Medio Oriente, con ospiti internazionali di alto livello, una mostra e una degustazione. Come nasce l’idea di questo convegno?
L’intento è quello di dare un seguito alla Missione di Pace in Israele e Palestina, organizzata dalla Tavola della Pace cui ho preso parte lo scorso ottobre assieme alla delegata alla Pace Lucia Lepore. In Medio-Oriente è in atto da molti anni un lacerante conflitto che opprime le popolazioni Palestinese e Israeliana. Oggi più che mai è necessario attivare, anche a livello locale, iniziative che possano sensibilizzare l’approfondimento di queste tematiche, ma che soprattutto possano dar vita ad iniziative di aiuto umanitario e programmi di scambi socio-culturale. Questo convegno è quindi solo il primo step di un percorso che vorremmo proseguire, grazie alla sensibilità dimostrata dall’Amministrazione comunale e dall’Assessore alle Politiche alla Persona Francesca Cennerilli.
Dopo lo storico voto dell’Assemblea generale dell’Onu sul riconoscimento della Palestina come Stato osservatore, possiamo immaginare la nascita di uno Stato palestinese?
La creazione di uno Stato palestinese, insieme alla costruzione di un processo di pace, sembra essersi arenata nelle maglie di un’immobilità politica. Israele è avviato nelle proprie certezze e negli egoismi di una leadership assai modesta e soprattutto priva di visione, mentre la Palestina sembra sempre più evanescente, senza seri programmi. Oggi, vediamo soltanto il piatto deserto delle volontà. Il premier israeliano Netanyahu continua ad accettare l’allargamento delle colonie ebraiche in Cisgiordania, sempre più soffocante, e i palestinesi sembrano prigionieri delle loro divisioni.
battafarano
La vicepresidente del Consiglio comunale di Cerveteri Federica Battafarano
Ritieni che la comunità internazionale stia sviluppando un’iniziativa adeguata alla drammaticità di questo conflitto?
No. Se veramente la comunità internazionale vuole contribuire ala soluzione del problema, deve assolutamente prendere in mano le redini della situazione e fare dei passi risoluti che diano la spinta iniziale necessaria per cambiare drasticamente lo scenario attuale. L’Onu e gli Usa hanno cominciato a parlare di Stato palestinese; ma a questa enunciazione deve seguire un piano che comprenda non solo una linea programmatica ma anche il necessario per metterla in pratica. Nel nostro piccolo, come Comune di Cerveteri, vogliamo promuovere iniziative a beneficio delle popolazioni che vivono il conflitto, come per esempio, i bambini e i ragazzi diversamente abili, che più di altri soffrono il perdurare del conflitto.
Abbiamo visto che tra gli ospiti figura Haneen Zoabi. Un’ospite d’eccezione per Cerveteri.
Haneen Zoabi è la prima donna araba ad essere stata eletta alla Knesset, il parlamento israeliano. Eletta nella scorsa legislatura nelle file del partito laico e di sinistra Balad, Haneen è stata osteggiata dal governo Netanyahu. Infatti, mentre si trovava a bordo della Mavi Marmara, la prima Freedom Flotilla venne abbordata in acque internazionali dai militari israeliani. Dopo il suo rilascio, Haneen intervenne nel parlamento israeliano, denunciando le violenze subite dai pacifisti della Freedom Flotilla. Invitata pubblicamente a trasferirsi a Gaza, fu costretta a vivere sotto scorta a causa delle minacce ricevute. Dopo ripetuti tentativi della maggioranza di estrema destra della Knesset di privarla del diritto di partecipare alle elezioni, Haneen Zoabi si è vista riconoscere i suoi diritti dalla magistratura israeliana, è stata rieletta ed ora continua la sua battaglia per opporsi all’idea dello Stato per soli Ebrei e per trasformare lo Stato di Israele in una democrazia per tutti i cittadini, senza riguardo per l’identità etnica o religiosa.
di Fabio Fantozzi
Fonte: http://www.terzobinario.it
16 aprile 2013