Parlino le città di pace
La redazione
Scarica la Bozza di delibera/Odg e chiedi al tuo comune di approvarla. Vedi l’appello del Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani.
Ai Sindaci e Presidenti
degli Enti Locali e delle Regioni
in indirizzo
Agli Assessori e ai funzionari incaricati
Oggetto: bozza delibera "Facciamo pace in Medio Oriente"
Egregio Signor Sindaco, Signor Presidente,
l'assalto israeliano alle navi della pace cariche di aiuti umanitari per la popolazione della Striscia di Gaza e le sue drammatiche conseguenze hanno provocato un profondo turbamento in tanta parte dell'opinione pubblica. Tutte le istituzioni internazionali, a partire dall'Onu e dall'Unione Europea hanno usato parole molto severe per condannare i fatti. Ma quello che serve è molto di più.
Urge un impegno nuovo, inedito, da parte di tutti i governi e le istituzioni internazionali per mettere fine a questo conflitto che continua da oltre sei decenni.
Un compito importante spetta anche ai Comuni, alle Province e alle Regioni che devono assumere un ruolo attivo per la pace in Medio Oriente. Tutti, grandi e piccoli, di qualsiasi orientamento politico, con molti o pochi soldi, hanno la possibilità di fare qualcosa di utile e di insostituibile. Ma, perché sia efficace, l'azione delle città e dei governi locali deve essere strutturata, coordinata e continuativa, sia a livello nazionale che europeo.
Con questo spirito Le invio una bozza di delibera e di ordine del giorno che, oltre ad intervenire sugli ultimi accadimenti, offre una possibilità concreta d'impegno anche per la Sua amministrazione. In particolare La invito ad aderire al programma "100 città per la pace in Medio Oriente" e alla Rete Europea degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente.
Augurandomi d'incontrare la Sua attenzione, resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Con i più cordiali saluti.
Flavio Lotti
(Direttore)
Perugia, 1 giugno 2010
Bozza di delibera/ordine del giorno
“Facciamo pace in Medio Oriente”
Il tempo delle nostre responsabilità
La Giunta del Comune (o Provincia/Regione) di ________________________
profondamente colpita per l’assalto israeliano alle navi della pace che trasportavano aiuti umanitari alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza e per le sue sanguinose conseguenze;
seriamente preoccupata per le gravi condizioni in cui sono costretti a sopravvivere gli abitanti della Striscia di Gaza che da tre anni è sottoposta al duro assedio israeliano; per la continua costruzione di nuovi insediamenti israeliani a Gerusalemme Est e nei territori palestinesi occupati della Cisgiordania; per le sofferenze, violenze e violazioni dei diritti umani causati dalla continuazione dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi; per il continuo aumento delle tensioni, delle divisioni e della sfiducia in tutta la regione provocato dalla mancata soluzione del conflitto;
condividendo le conclusioni del Consiglio dell’Unione Europea dell’8 dicembre 2009;
richiamando i valori e gli ideali iscritti nella nostra Costituzione, nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, nello Statuto delle Nazioni Unite, nella Dichiarazione Universale dei diritti umani e nello Statuto del nostro Comune (o Provincia/Regione);
richiamando l’Agenda dell’Aia sulla diplomazia delle città nella quale si afferma che “è dovere delle istituzioni locali lavorare per la pace, la libertà, la democrazia, e la prosperità e contribuire, in questo modo, allo sviluppo internazionale e all’affermazione della pace”;
richiamando le conclusioni della Terza Conferenza Europea degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente e della Missione di pace a Gerusalemme “Time for Responsibilities”;
riconoscendo che le città e gli enti locali europei possono contribuire a: rafforzare il dialogo e la conoscenza reciproca con il popolo palestinese e con il popolo israeliano; alleviare le sofferenze del popolo palestinese e ricostruire la fiducia e la speranza nella pace; vigilare sulle violazioni e il rispetto della dignità e dei diritti umani; sostenere i familiari delle vittime e le forze di pace che operano da entrambe le parti; contribuire a rafforzare le istituzioni locali palestinesi; promuovere l’incontro e il dialogo tra gli Enti Locali israeliani e palestinesi; sensibilizzare i propri cittadini sui problemi del Medio Oriente e coinvolgerli in iniziative di solidarietà e di pace; rafforzare l’impegno politico dei governi europei e dell’Unione Europea per la pace in Medio Oriente;
ESPRIME
una forte condanna per l’operazione militare e la strage con cui il governo israeliano ha fermato e sequestrato, in acque internazionali, le navi della pace dirette a Gaza e chiede alla comunità internazionale di sanzionare in modo adeguato quanto è accaduto in netta violazione dei principi di umanità, di legalità e del diritto internazionale;
RIVOLGE
un pressante appello all’azione urgente dell’Italia, dell’Europa, dell’Onu per l’apertura immediata e incondizionata del flusso di aiuti umanitari, merci e persone da e per Gaza;
CHIEDE
al Governo, al Parlamento italiano e a tutti i responsabili della politica di assumere con urgenza, in concorso con la comunità internazionale, tutte le iniziative necessarie per scongiurare ulteriori stragi e chiudere nel più breve tempo possibile il conflitto israelo-palestinese riconoscendo ad entrambi i popoli, come stabilito dalle risoluzioni dell’Onu, la stessa dignità, gli stessi diritti e la stessa sicurezza;
DICHIARA
la propria volontà di contribuire attivamente alla risoluzione del conflitto israelo-palestinese e alla costruzione della pace in Medio Oriente mediante progetti di cooperazione e solidarietà con la popolazione palestinese, di promozione del riconoscimento reciproco e del dialogo tra israeliani e palestinesi, di diffusione della cultura della pace, dei diritti umani e della riconciliazione, di sensibilizzazione e mobilitazione della propria comunità e a questo fine
DELIBERA
1) di aderire al Programma nazionale “100 città per la pace in Medio Oriente” e alla Rete Europea degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente promossi dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani con cui s’intende rafforzare l’impegno dell’Italia e dell’Europa in Medio Oriente partendo dalle comunità locali;
2) di contribuire alle attività nazionali e internazionali di organizzazione, promozione e coordinamento del suddetto Programma versando la somma di 1000 euro sul c/c n. 100174 presso Banca Popolare Etica, sede di Firenze, intestato al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace (ABI 05018 – CAB 02800 – CIN P – CODICE IBAN IT 90 P 05018 02800 000000100174);
3) di definire, in accordo con il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani, un piano di azioni concrete che prevedano anche il coinvolgimento attivo della cittadinanza e in particolare dei giovani, delle scuole e delle organizzazioni della società civile.
2 giugno 2010