Paraguay, Lugo è nuovo presidente. L’ex vescovo batte partito Colorado


Omero Ciai


L’esponente della teologia della liberazione ha ottenuto il 40,8% dei consensi malgrado la violenta campagna "sporca" condotta dai suoi avversari.


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Paraguay, Lugo è nuovo presidente. L'ex vescovo batte partito Colorado

CARACAS – E' stata l'ultima spallata alle oligarchie continentali quella che nella notte di domenica ha portato al potere in Paraguay l'Alianza Patriotica por el cambio, una coalizione di sinistra guidata da un "vescovo rosso": Fernando Lugo.

Oggi – esclusa la Colombia di Uribe – tutta l'America Latina è governata da leader di sinistra radicale (Venezuela, Bolivia, Ecuador, Argentina) o di centro-sinistra (Cile, Brasile, Uruguay, Perù).

Fernando Lugo, vescovo di San Pedro, 57 anni, sospeso a divinis dal Vaticano, esponente della Teologia della Liberazione dell'ex sacerdote brasiliano Leonardo Boff (cacciato da Papa Ratzinger), è riuscito a metter fine a 61 anni di dominio del partito Colorado che dopo la fine della dittatura del generale Stroessner (1989), anche lui un Colorado, ha continuato a governare anche in democrazia.

Lugo ha vinto largamente, ottenendo il 40,8% dei voti, davanti ad una donna, Blanca Ovelar, candidata del partito al potere, staccata di dieci punti (30,8%) e all'ex generale golpista (di destra) Lino Oviedo (22%), un uomo legato alla Cia e alla destra neo-con americana.

Nelle strade di Asuncion la festa per la caduta dei Colorado, un partito ormai confuso completamente con lo Stato (agli impiegati pubblici il versamento per l'iscrizione al partito viene stornato direttamente dallo stipendio), è durata per tutta la notte.

"Il risultato di questa notte dimostra che anche i piccoli possono vincere", ha detto il vescovo nella sua prima dichiarazione da presidente e dopo aver temuto seriamente, almeno negli ultimi giorni, che una frode organizzata dai Colorado potesse negargli la vittoria.

La violentissima campagna "sporca" contro di lui sembra aver prodotto l'effetto contrario a quello sperato. Invece di spaventare gli elettori, li ha convinti a votare per Lugo che alla fine ha raccolto molti più voti di quelli previsti dai sondaggi.

Accusato di essere un amico delle Farc, la guerriglia colombiana, e un pupazzo di Chavez, il presidente venezuelano, il vescovo ha preso le distanze dall'una e dall'altro insistendo sul suo programma di ridistribuzione della ricchezza e delle terre che promette di mettere in atto quando assumerà ufficialmente il potere, a partire dal prossimo 15 agosto.

Il Paraguay è un paese geopoliticamente strategico in America Latina almeno per tre motivi. Confina con la Bolivia all'altezza degli immensi giacimenti di gas naturale, è un grande produttore di energia idroelettrica e nelle sue viscere c'è una delle più grandi riserve di acqua dolce di tutto il pianeta, "l'acquifero guaranì", dove secondo gli esperti c'è acqua potabile "per 360 milioni di persone nei prossimi cent'anni". Decisivo anche come "via della coca" verso l'Europa, il Paraguay è, insieme alla Bolivia, con la quale condivide l'handicap di non avere un accesso al mare, uno dei paesi più arretrati del sub-continente.

Fonte: Repubblica.it

21 aprile 2008

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