Papa Giovanni Paolo II: il difensore della pace
Alessandra Tarquini - Vis
La Tavola della pace ricorda Papa Giovanni Paolo II. A tre anni dalla sua scomparsa il "Papa della pace" rivive nelle parole dei due coordinatori nazionali.
Il 2 aprile 2005 il mondo intero fu scosso dalla notizia della morte di Papa Giovanni Paolo II.
La Tavola della pace ha sempre avuto un legame speciale con Giovanni Paolo II che, con il suo contributo unico ed insostituibile alla costruzione di un mondo migliore, è stato il Papa della Pace.
Un legame speciale rafforzato dal fatto che Papa Giovanni Paolo II è stato il primo pontefice ad accompagnare con un suo messaggio le marce per la pace Perugia- Assisi, invitando ogni donna e ogni uomo a continuare ad operare per la pace e ad essere artefici di una pace che è bene di tutti, divenendo costruttori di pace nella verità e nell’amore.
Vogliamo ricordarlo oggi con il messaggio che i due coordinatori nazionali della Tavola della pace Flavio Lotti e Grazia Bellini avevano inviato in quella difficile giornata di tre anni fa per salutare il Pontefice, l’amico che ha camminato sulla via della pace e dei diritti umani, spendendosi con generosità infinita a favore dell’intera umanità.
Segue il messaggio
Dichiarazione di Flavio Lotti e Grazia Bellini,
coordinatori della Tavola della pace
Perugia, 5 aprile 2005 – All’indomani della scomparsa di Papa Giovanni Paolo II , Flavio Lotti e Grazia Bellini, coordinatori nazionali della Tavola della pace, hanno rilasciato la seguente dichiarazione per la scomparsa di Papa.
E’ stato il difensore della pace. Il più grande. Il più umile. Il più deciso e il più sincero. In un tempo in cui l’ingiustizia si è fatta sempre più grande e la guerra più estesa, Giovanni Paolo II ha strenuamente difeso la pace come principio, come obiettivo e come mezzo.
Lo ha fatto difendendo la vita, i diritti e la dignità umana, sempre, comunque e dovunque.
Lo ha fatto respingendo ogni ricorso alla violenza e scongiurando uno scontro di civiltà.
Lo ha fatto opponendosi a tutti i pesanti tentativi di rilegittimare la guerra di cui ha proclamato non solo l’immoralità ma anche l’inutilità: “la guerra non è mai inevitabile. Con la guerra tutto è perduto. Con la pace tutto è possibile.”
Lo ha fatto ribadendo il primato del diritto sulla forza.
Lo ha fatto proclamando ad Assisi, insieme ai rappresentanti di tutte le religioni, “Mai più guerra. Mai più terrorismo. Mai più violenza’.
Giovanni Paolo II, il difensore della pace, ci è sempre stato vicino. Anche quando ci precedeva per le strade del mondo non ci ha mai mancato di un pensiero. Impossibile contare tutte le volte che ci ha sostenuto dicendo Beati i costruttori di pace. Impossibile dimenticare la benedizione che per ben due volte ha esteso agli organizzatori e ai partecipanti della Marcia per la pace Perugia-Assisi.
Con Lui abbiamo imparato che costruire la pace è un impegno permanente e una responsabilità di tutti. Con Lui abbiamo imparato a vincere la paura e lo sgomento che ci assale quando facciamo i conti con la sofferenza, l’indifferenza e i pericoli che ci circondano.
A Lui rinnoviamo la nostra promessa di impegno umile e determinato. Affronteremo il tempo presente e quelli che verranno un po’ più soli attingendo senza stancarci ai suoi messaggi, ai suoi insegnamenti e alle sue splendide lezioni di vita.