Paolo Dall’Oglio nelle mani dei qaedisti
NEAR EAST NEWS AGENCY
Il religioso gesuita, noto per la sua accesa campagna contro Bashar Assad, e’ stato sequestrato ieri nella citta’ di Raqqa, nel nord della Siria.
Non si hanno ancora notizie del gesuita Paolo Dall’Oglio, sequestrato secondo testimoni da miliziani dello Stato Islamico in Iraq e Siria (al Qaeda) a Raqqa, citta’ nel nord della Siria, controllata dai jihadisti che combattono contro il presidente Bashar Assad.
Non e’ la prima volta che religiosi cristiani finiscono ostaggi dei miliziani jihadisti. Il 22 aprile vicino ad Aleppo erano stati rapiti due vescovi ortodossi mentre facevano ritorno in quella citta’ provenienti dalla frontiera turca. Si tratta del siriaco Yohanna Ibrahim e del greco ortodosso Boulos Yazij, che, secondo la chiesa greca ortodossa di Aleppo, sarebbero stati prelevati da jihadisti ceceni. Una delle tante nazionalita’ a cui appartengono le migliaia di fanatici affluiti in Siria non certo per combattere per la democrazia ma per unirsi a quella che per loro e’ una guerra santa sunnita contro gli sciiti e il presidente alawita Bashar Assad.
E’ arduo capire le ragioni del sequestro di Dall’Oglio che dal giorno della sua espulsione dalla Siria, avvenuta lo scorso anno, svolge una assidua campagna contro Assad e il regime di Damasco. Non e’ chiaro peraltro cosa facesse il gesuita a Raqqa, citta’ da lungo tempo controllata e “amministrata” dai jihadisti.
Dalla Siria non si hanno più notizie anche di un altro italiano, Domenico Quirico, l’inviato de La Stampa scomparso dal 9 aprile scorso. Il 6 giugno, in una breve telefonata alla moglie, Quirico ha reso noto di “stare bene”. Da allora pero’ non ha piu’ dato notizie.
Fonte: Nena News
30 luglio 2013