Pakistan, strage di bambini. L’Italia trovi una forte risposta comune
Andrea Iacomini
Oggi è un giorno di lutto per il mondo, ancora bambini trucidati dall’odio, innocenti presi in ostaggio per colpe non loro. La scuola è vita, non morte, non ci stancheremo mai di dirlo.
Oggi è un giorno di lutto per il mondo, non solo per il Pakistan. Ancora bambini trucidati dall’odio. Ancora innocenti presi in ostaggio per colpe non loro e di un odio che tende ad aumentare, che distrugge intere comunità e famiglie che hanno proprio nella scuola e nell’istruzione il punto di riferimento per i loro figli, unica speranza per il futuro. Uccisi o presi in ostaggio in una scuola è un atto che mortifica tutte quelle società che si trovano dall’altra parte della barricata, che credono nei valori di libertà pace speranza insiti nell’insegnamento stesso. Rivolgo un appello alle scuole italiane, agli studenti, agli insegnanti al Governo affinché trovino una risposta forte comune contro quella che possiamo definire una nuova Beslan. La scuola è vita, non morte, non ci stancheremo mai di dirlo.
* Portavoce Unicef