È ora di abolire il reato di clandestinità
Flavio Lotti
La decisione di Famiglia Cristiana e del suo direttore, don Antonio Sciortino, di lanciare una campagna per l’abolizione del reato di clandestinità è una decisione coraggiosa che merita tutto il tuo e nostro sostegno operoso.
La decisione di Famiglia Cristiana e del suo direttore, don Antonio Sciortino, di lanciare una campagna per l’abolizione del reato di clandestinità è una decisione coraggiosa che merita tutto il tuo e nostro sostegno operoso.
Non è un appello generico. E’ una campagna civile, oltre che cristiana, che mira ad un obiettivo concreto: abolire il reato di clandestinità. Un reato crudele, scrive don Antonio Sciortino nell’appello che allego. Un reato istituito per raccogliere voti, che serve solo a scopi strumentali e demagogici. Anche se la strumentalizzazione va a incidere sulla carne degli uomini.
La campagna di Famiglia Cristiana deve diventare la campagna di tutte le donne e gli uomini che vogliono far vivere i valori iscritti nella nostra Costituzione e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Per questo vi invito a firmare la petizione sul sito famigliacristiana.it e ad attivare la raccolta di firme tra i vostri aderenti e sul vostro territorio.
Per avere successo, per raggiungere questo obiettivo, è bene sottolinearlo, abbiamo bisogno di essere davvero in tanti.
30 luglio 2013
In allegato:
1. Appello del direttore di Famiglia Cristiana
2. 5 ragioni per abolire il reato di clandestinità
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