Onore e disciplina
Tonio Dell'Olio - Mosaico dei giorni
All’articolo 54 è scritto che “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”. Basta questo per comprendere le inadempienze di un presidente.
Non perché sia peccato e forse nemmeno perché costituisce reato. Molto più semplicemente perché è scolpito nella Carta fondamentale che regola la vita della comunità nazionale. All’articolo 54 è scritto che “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”. Secondo il vocabolario italiano l’onore è la “buona reputazione, la rispettabilità di cui gode chi si comporta con onestà e rettitudine; senso della propria dignità che impone di comportarsi con onestà e coerenza morale” e la disciplina è il “complesso di regole di condotta finalizzato all'educazione spirituale o morale dei membri di una comunità o relativo a settori particolari della vita associata”. A me basta questo per comprendere le inadempienze di un presidente. Senza scomodare troppo i principi e i valori. Senza spiare troppo dal buco della serratura o intrufolarsi tra lenzuola o bordo piscina. Basta questo. E non mi sembra poco. Anzi è già decisamente troppo.
Fonte: Mosaico dei giorni
14 febbraio 2011