Omaggio ai migranti. A Lampedusa: Porta d’Europa
La redazione
Il 28 giugno a Lampedusa è stato inaugurato un monumento dedicato ai migranti che, affrontando interminabili avversità, giungono nell’isola siciliana alla ricerca del sogno di una nuova e più dignitosa esistenza. Un gesto di umanità in un paese che viola i diritti umani.
Il 28 giugno a Lampedusa, si è svolta l’inaugurazione del monumento la “Porta di Lampedusa-Porta d’Europa”. L’opera è una porta in ceramica refrattaria di quasi cinque metri di altezza e tre di larghezza, realizzata da Mimmo Paladino e promossa da Amani, Arnoldo Mosca Mondadori, Alternativa Giovani e la Comunità di Koinonia.
Uno dei principali esponenti della Transavanguardia – movimento fondato da Achille Bonito Oliva nel 1980 – Mimmo Paladino giunge alla fama internazionale grazie una mostra itinerante di disegni in vari musei centroeuropei come il Kunsthalle di Basilea, il Museum Folkvang di Essen e lo Stedelijk Museum di Amsterdam. L’artista sannita è anche il realizzatore delle porte della Chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, progettata da Renzo Piano e vanta numerose mostre nei più prestigiosi musei del mondo.
L’iniziativa si ispira alla drammatica vicenda dei migranti che, affrontando interminabili avversità, giungono nell’isola siciliana alla ricerca del sogno di una nuova e più dignitosa esistenza. Nell’ultimo ventennio sono quasi tremila le vittime e più di cinquemila i dispersi nelle acque del Canale di Sicilia: il 7 giugno scorso altri 140 immigrati sono annegati.
Il significato fondamentale dell’opera, è quello di ricordare la tragica sorte di migliaia di persone scomparse nel Mediterraneo e consegnare alle generazioni future, che passeranno da Lampedusa, un simbolo che aiuti a non dimenticare e che inviti a una meditazione laica, come religiosa.
La giornata inizierà alle 12 con la restituzione alla città dell’Obelisco Cassodoro, opera di Arnaldo Pomodoro, situato in Piazza del Municipio, restaurato grazie al sostegno della Pro Loco, di Amani e di Holding Turismo. Alle 17, dopo il saluto del sindaco De Rubeis, avrà luogo la fiaccolata verso il mare e l’inaugurazione del Monumento.
Al concerto delle 22 è stata confermata la presenza di ospiti come Lucio Dalla, Claudio Baglioni, Luca Carboni, Mimmo Locasciulli, Sandro Cerino, Marco Alemanno, Eleonora Giorgi e Ginestra Paladino.
Presenti anche i giornalisti Fabrizio Gatti (L’Espresso), Ettore Mo (Corriere della Sera), Pietro Veronese e la portavoce dell’Alto Commissariato Onu Laura Boldrini. Seguiranno l’evento Rai Tre, Mtv, Bbc e Al Jazeera. Inoltre il 26 giugno uscirà un articolo sul Corriere Magazine.
Per l’occasione la poetessa Alda Merini ha voluto dedicare ai morti del mare una poesia dal titolo “Una volta sognai” scegliendo la metafora della tartaruga che deposita le uova sulle spiagge dell’Isola dei Conigli.
"Una volta sognai" Alda Merini
Una volta sognai
di essere una tartaruga gigante
con scheletro d'avorio
che trascinava bimbi e piccini e alghe
e rifiuti e fiori
e tutti si aggrappavano a me,
sulla mia scorza dura.
Ero una tartaruga che barcollava
sotto il peso dell'amore
molto lenta a capire
e svelta a benedire.
Così, figli miei,
una volta vi hanno buttato nell'acqua
e voi vi siete aggrappati al mio guscio
e io vi ho portati in salvo
perché questa testuggine marina
è la terra
che vi salva
dalla morte dell'acqua.