Oggi i funerali dei soldati uccisi a Kabul


l'Unità.it


Oggi, in concomitanza con la Giornata internazionale dell’Onu per la pace, le esequie di Stato per i sei parà uccisi nell’attentato di Kabul. Il capo dello Stato Napolitano ieri ha accolto le salme riportate indietro dall’Afghanistan.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Oggi i funerali dei soldati uccisi a Kabul

È giunto alle 9.30 l'aereo C-130 dell'Aeronautica militare che da Kabul, dopo diciotto ore di volo, ha riportato in Italia le salme dei sei paracadutisti uccisi in un attentato dinamitardo a Kabul il 17 settembre scorso. A Ciampino, a ricevere le salme dei caduti, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e le più alte cariche dello Stato. Appena giunto a Ciampino, il Presidente Napolitano ha avuto un breve incontro con i familiari delle sei vittime.

Un mesto corteo ha chiuso la breve cerimonia che si è tenuta dopo l'arrivo del C130 dell'Aeronautica con le salme dei sei paracadutisti italiani uccisi in Afghanistan: il tenente Antonio Fortunato, originario di Lagonegro (Potenza); il primo caporal maggiore Matteo Mureddu, di Oristano; il primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, nativo di Glarus (Svizzera); il sergente maggiore Roberto Valente, di Napoli, e il primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, di Orvieto (Terni).

Dopo il saluto del Capo dello Stato, che si è inchinato davanti a tutte le bare, poggiando su ciascuna la mano destra, e gli onori da parte del picchetto della Folgore schierato sulla pista, le sei bare sono state trasportate a spalla a bordo dei carri funebri con cui raggiungeranno l'istituto di medicina legale, dove è prevista l'autopsia. In testa al corteo, affranti, i parenti delle vittime: abbracciati tra loro, sostenuti da militari dell'esercito, hanno seguito le bare con i loro cari in silenzio, con dolore e grande compostezza. Dietro le autorità, con in testa il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e le massime cariche dello Stato. Presenti a Ciampino, naturalmente, anche i vertici della difesa e delle forze armate: dal ministro Ignazio La Russa al capo di stato maggiore della difesa Vincenzo Camporini, al nuovo capo dell'esercito, Giuseppe Valotto, insiedatosi proprio il giorno della strage. Tra le autorità presenti alla breve cerimonia che si è di fatto conclusa a Ciampino, oltre al sindaco di Roma Gianni Alemanno, con la fascia tricolore, anche alcuni parlamentari particolarmente vicini alle forze armate come il generale Mauro Del Vecchio, senatore del Pd ed ex comandante della missione Nato in Afghanistan, e l'ex parà Gianfranco Paglia, deputato del Pdl, costretto su un sedia a rotelle dopo essere rimasto ferito durante l'operazione in Somalia.

In questo momento sono già alcune decine le persone in attesa davanti al cancello dell'ospedale militare del Celio dell'apertura della camera ardente per i sei paracadutisti uccisi a Kabul. Attualmente sono in corso all'Istituto di medicina legale i rilievi autoptici. Al termine le salme saranno trasferite proprio al Celio dove sarà aperta la camera ardente. Applausi scroscianti hanno accompagnato l'ingresso di una cinquantina di paracadutisti del 186esimo di Siena, quelli che faranno il picchetto d'onore, lo stesso reparto a cui appartenevano tre dei paracadutisti che hanno perso la vita nell'attentato.

Fonte: www.unita.it

20 settembre 2009

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento