Oggi 27 gennaio: Giornata della Memoria
Oliviero Alotto, Presidente Terra del Fuoco
Il 27 gennaio del 1945 il mondo scopre gli orrori che avvenivano fino a quel giorno all’interno del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz e Birkenau…
Il 27 gennaio del 1945 il mondo scopre gli orrori che avvenivano fino a quel giorno all'interno del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz e Birkenau, il primo dei lager ad essere liberato l'ultimo campo sarà Mauthausen liberato il 5 maggio, nei mesi che separano le due date sono decine di migliaia i detenuti ancora uccisi. Entrando al campo di Birkenau si rimane subito sconvolti dalla grandezza, lo spazio che ci si trova davanti sembra infinito, come lo è la grandezza della tragedia e del massacro che dentro a quei cancelli si è perpetrata. Tutti noi abbiamo nella mente le immagini di quel campo, abbiamo visto molti film letto tante pagine guardato infinite foto ma entrare al campo vuol dire accettare l'esistenza stessa del massacro. Quando i deportati arrivavano ad Auschwitz venivano privati di tutto quello che avevano, gli venivano rasati i capelli e da quel momento diventavano un numero, il numero tatuato sul loro braccio, erano tanti i motivi per cui venivano fatte queste pratiche, ma ci tengo a soffermarmi su uno, l'annientamento della personalità. Credo che sia difficile percepire la dimensione di quanto avvenuto nei campi di sterminio se lo si vuol fare partendo dai numeri della tragedia, Auschwitz si può definire il più grande cimitero a cielo aperto che il mondo abbia mai visto, in quei luoghi sono morti più di un milione di persone. Difficile capirne la quantità, Torino conta novecento mila abitanti. Il sistema dei campi era tutto atto alla totale distruzione della singola vita della storia di una persona. Da ormai sei anni, Terra del Fuoco organizza il Treno della Memoria che in questi anni ha accompagnato più di dieci mila giovani da tutta Italia a visitare il campo di Auschwitz, ci piace con loro ragionare su un concetto quello di zona grigia. Infatti il sistema nazista non era un sistema fatto solo di vittime e di carnefici, ma di tutta quella zona grigia che senza sporcarsi le man permetteva che questo avvenisse, quotidianamente per anni e anni. Credo che visitare Auschwitz sia un vero e proprio pugno nello stomaco, accettare l'esistenza di questo luogo ci deve dare la forza di reagire, provare a fare in modo che non esistano più luoghi dove la dignità umana venga calpestata.
Credo che per nel giorno in cui si celebra la Giornata della Memoria si debba avere il coraggio di non pensare che la memoria sia qualcosa da rispolverare nei giorni a lei dedicata, ma sempre qualcosa da cui ripartire. Le nostre generazioni rischiano di essere le ultimi con la fortuna di poter ascoltare le testimonianza dei deportati e dei partigiani, ora tocca a noi prendere in mano il testimone della memoria e farne un punto di partenza per costruire cittadinanza.
di Oliviero Alotto, Presidente Terra del Fuoco
27 gennaio 2010