Obama: "Visiterò Hiroshima e Nagasaki"


l'Unità.it


Barack Obama vuole essere il primo presidente statunitense a visitare Hiroshima e Nagasaki. L’occasione, ha però specificato, non sarà la missione in Giappone già in agenda per venerdì e sabato prossimi.


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Obama: "Visiterò Hiroshima e Nagasaki"

In un'intervista all'emittente Nhk Obama ha detto che «il ricordo di Hiroshima e Nagasaki è scolpito nella menti di tutto il mondo» e che sarebbe «onorato di avere l'opportunità di visitare queste due città» durante la sua presidenza.

Nessun presidente americano in carica è mai stato a Hiroshima o Nagasaki, ma Jimmy Carter visitò il memoriale dopo aver lasciato la Casa Bianca e Richard Nixon lo fece da privato cittadino nel tempo trascorso tra la carica di vicepresidente e quando fu eletto presidente.

Nel suo imminente viaggio in Asia il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, affronterà con i diversi leader che incontrerà tutti i temi più importanti oggi sul tavolo della politica internazionale, dai programmi nucleari di Iran e Corea del Nord al trattato di non-proliferazione con la Russia, dall'impegno in Afghanistan e Pakistan alle trattative in corso in vista della grande conferenza sul clima in programma a dicembre a Copenaghen. Lo ha detto lui stesso in un'intervista all'agenzia britannica Reuters, nella quale ha toccato diverse delle questioni oggi sul tappeto. Sul nucleare, e in particolare sulla proposta avanzata dall'agenzia atomica Aiea, – ha detto – gli Stati Uniti dall'Iran «non hanno avuto la risposta che si attendevano». «Ci vorrà tempo – ha precisato Obama – e parte dei problemi che dobbiamo affrontare consiste nel fatto che nè Corea del Nord, nè l'Iran sembrano politicamente pronti per assumere su queste materie decisioni rapide».

Il 15 novembre, a Singapore, Obama avrà un incontro bilaterale anche con il presidente russo, Dmitri Medvedev. Obama è convinto che con la Russia sarà possibile firmare il nuovo trattato Start sulla limitazione delle armi strategiche «entro l'anno».

La Conferenza di Copenaghen sarà al centro dei colloqui che il presidente americano avrà in Cina. Obama nell'intervista si è detto «ottimista» che Stati Uniti e Cina possano accordarsi sul una «cornice» all'interno della quale definire intese più dettagliate per quanto riguarda emissioni e riscaldamento climatico. Obama ha detto anche che se la sua presenza a Copenaghen sarà necessaria non si tirerà indietro.

A Singapore il 15 novembre Obama avrà un incontro bilaterale con Medvedev a margine di un summit internazionale in cui è presente anche il capo della giunta militare della Birmania (Myanmar), generale Thein Sein. Il responsabile della Casa Bianca per gli Affari Internazionali del sud-est asiatico, Jeffrey Bader, ha precisato che «non ci sarà una conversazione privata» tra Obama e il generale birmano.

Fonte: www.unita.it

10 novembre 2009

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