Non si tocchi la scuola
Libera
Il 19 maggio è un giorno che non dimenticheremo facilmente. Una mobilitazione democratica di massa, in solidarietà con la vittima, i feriti, gli studenti e la cittadinanza brindisina tutta è stata messa in campo in maniera diffusa e spontanea.
Il 19 maggio è un giorno che non dimenticheremo facilmente. Il vile attentato stragista nella scuola Morvillo Falcone di Brindisi è stato il segno di una violenza che ha voluto colpire al cuore delle paure dell'Italia. Tuttavia già ieri pomeriggio, studentesse e studenti, cittadine e cittadini, hanno risposto con coraggio e forza. Una mobilitazione democratica di massa, in solidarietà con la vittima, i feriti, gli studenti e la cittadinanza brindisina tutta è stata messa in campo in maniera diffusa e spontanea. Oltre trecento manifestazioni in tutto il paese, in risposta all'appello lanciato in mattinata dagli studenti (qui l'elenco di tutte le iniziative svolte) e raccolto da personalità del mondo del lavoro e delle associazioni, tra cui Don Luigi Ciotti hanno stretto la città di Brindisi un grande abbraccio, ma non è stato solo questo. E' stata anche una grande richiesta popolare di verità e giustizia per l'atto vigliacco che ha scosso tutto il paese.La città di Brindisi e l'Italia tutta hanno bisogno di reagire, ha bisogno di rispondere con coraggio e determinazione ad una ferita drammatica che è stata aperta nella vita e nella memoria delle persone. La paura che a Brindisi si diffonde tra gli studenti e cittadini deve avere una risposta collettiva: Brindisi non è sola. Non si tocchi la scuola! Queste sono le parole che nelle scuole e nelle università vogliamo far risuonare in queste settimane costruendo una solidarietà attiva e un concreto sostegno.E' quindi fondamentale non fermarci alle manifestazioni del 19 maggio, ma costruire da subito un meccanismo perchè resti traccia e memoria della terribile giornata di oggi. Per fare questo pensiamo si debba partire da scuole e università, luoghi colpiti dalla strage, ma allo stesso spazi dentro cui si può insegnare la cultura della democrazia e combattere le violenze. Per questa ragione da Lunedì costruiremo assemblee straordinarie nelle scuole e nelle facoltà di tutto il Paese per costruire una lunga mobilitazione. Perchè la memoria e la riflessione collettiva vivano nelle coscienze, perchè la necessità della verità non resti in silenzio, perchè la costruzione di una società giusta e senza violenze parta dalle scuole e dalle università e cambi il Paese.Qui trovate l'evento che lancia le assemblee straordinarie Lunedì mattina nelle scuole.
Libera. Associazione Nomi e Numeri contro le Mafie
Rete della Conoscenza