No al Kosovo indipendente


La redazione


Protesta. Serbi in piazza alla vigilia della discussione presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul futuro del Kosovo.


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No al Kosovo indipendente

Belgrado – Migliaia di serbi sono scesi in piazza a Mitrovica per dire no all’indipendenza del Kosovo alla vigilia della riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che discuterà oggi il rapporto dei mediatori della Ue, degli Usa e della Russia sul fallimento dei negoziati sul futuro della provincia.

«Non accetteremo mai di far parte di un Kosovo indipendente» ha tuonato il leader nazionalista Marko Jaksic.
Affermazione che è stata letta dagli osservatori come minaccia di secessione della parte settentrionale del Kosovo, che confina con la Serbia e dove vive la maggioranza dei 100mila serbi rimasti nella provincia dopo la contro polizia etnica messa in atto dagli albanesi kosovari dopo la fine della guerra del 1999.

Un gruppo di manifestanti ha poi attraversato il fiume Ibar, che divide la parte nord della città abitata dai serbi da quella a maggioranza albanese, per recarsi sotto l’ufficio dell’Unione europea dove già lavorano alcuni funzionari incaricati di preparare la missione Ue che dovrebbe sostituire quella dell’Onu, Unmik. «Andatevene, l’Europa non ha nessun diritto di venire in Kosovo», scandivano in coro i serbi. Posizione questa già espressa da Belgrado e dalla Russia che sostengono la necessità di una nuova risoluzione Onu per l’invio della missione Ue.

Ieri intanto il vice capo dell’Unmik, l’ex generale americano Steve Shook, ha lasciato Pristina dopo aver saputo che l’Onu non gli avrebbe rinnovato il contratto. Da mesi Shook era sotto inchiesta per presunte malversazioni e per i suoi stretti legami con il discusso ministro kosovaro per l’energia Ethem Ceku e con l’ex premier Ramush Haradinaj, attualmente sotto processo al tribunale internazionale dell’Aja per crimini di guerra. Steve Shook nel corso del suo mandato si era ripetutamente espresso a favore dell’indipendenza del Kosovo, creando non pochi imbarazzi tra i vertici del’Unmik che per sua natura dovrebbe essere un’organizzazione neutrale.

E.R.

Fonte: Il Sole 24 Ore, 19 dicembre 2007

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