Morti sul lavoro: “Non sono tragiche fatalità”
Giuseppe Giuletti - articolo21.org
Con queste parole il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano torna sulla questione dei morti sul lavoro in un messaggio inviato al sindaco di Campello di Clitunno, Paolo Pacifici, in occasione del quinto anniversario del disastro in cui quattro persone morirono per lo scoppio di una cisterna.
Il presidente Napolitano, nel suo messaggio di saluto al premio giornalistico che il comune di Campello sul Clitumno ha dedicato ai lavoratori che morirono nella esplosione della Umbria Olii, ha richiamato, per l' ennesima volta l'attenzione generale sulle mortI sul lavoro, una strage che sembra non avere fine e che, troppo spesso, viene ignorata ed oscurata politicamente e mediatIcamente.
In particolare facciamo nostro il Suo appello a non considerarle mai una " tragica fatalità", anzi l'associazione articolo 21 lancerà una campagna per cancellare dal vocaborio e dalla consueutudine. Espressioni quali " morte bianche" e " tragica fatalità" che tendono a negare la esistenza di una qualsiasi responsabilità in questa catena di morti e di gravissimi infortuni, dei quali colpiscono cittadini extracomunitari, senza cittadinanza, e senza diritti.
"Va in ogni caso rifiutata l'idea che si tratti comunque di inevitabili tragiche fatalità". Con queste parole il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano torna sulla questione dei morti sul lavoro in un messaggio inviato al sindaco di Campello di Clitunno, Paolo Pacifici, in occasione del quinto anniversario del disastro in cui quattro persone morirono per lo scoppio di una cisterna. "Alcun cedimento è ammissibile" nell'impegno per la sicurezza e la dignità del lavoro, sottolinea il capo dello Stato.
"Al di là della drammatica complessità dei fatti e delle conseguenti difficoltà nell'accertamento, essenziale perché possa esservi giustizia, delle responsabilità che simili eventi spesso presentano, va in ogni caso rifiutata – afferma Napolitano – l'idea che si tratti comunque di inevitabili tragiche fatalità. Né alcun cedimento è ammissibile per ciò che deve essere l'impegno di tutti, istituzioni pubbliche, anche locali, mondo delle imprese, pubblica opinione, insieme con la vigile consapevolezza degli operatori, affinché la sicurezza e la dignità del lavoro abbiano quella valenza primaria che la costituzione pone a fondamento della Repubblica".
Nel messaggio il presidente esprime "vivo apprezzamento per le iniziative promosse in questi anni dall'amministrazione comunale in ricordo delle vittime e delle drammatiche circostanze di quell'evento", e, in particolare, per la pubblicazione di un volume che raccoglie le testimonianze della sciagura: "Confido molto che l'aver raccolto in un agile volume le immagini agghiaccianti di quella tragedia, dell'immenso dolore delle famiglie delle vittime e della commossa partecipazione di tutti i cittadini, possa contribuire a sollecitare, particolarmente in questo scorcio d'anno ancora funestato da eventi gravissimi, la dovuta attenzione ai temi della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro".
Fonte: www.articolo21.org
25 Novembre 2011