Ministro, l’Italia non arma la pace, ripudia la guerra


Luciano Scalettari


Chieste le dimissioni al Ministro Mauro utilizzato come testimonial dalla Lockheed, produttrice degli F-35, con lo slogan tratto da una sua affermazione: “Per amare la pace, devi armare la pace”. Il Ministro smentisce: la sua immagine è stata usata a sua insaputa. Ma quella frase?


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La polemica è scoppiata perché la campagna pubblicitaria della Lockheed Martin, il colosso statunitense dell’industria bellica, ha utilizzato l’immagine e una frase del nostro ministro della Difesa, Mauro Mauro. L’immagine: il volto del ministro; la frase: «To love peace you must arm peace. F35 does that», ossia “Per amare la pace devi armare la pace. L’F-35 lo fa” (che peraltro suona meglio in italiano, per l’assonanza di amare e armare).

Insomma, la Lockheed ha utilizzato come sponsor straniero dei suoi cacciabombardieri F-35 il nostro esponente di governo.

Apriti cielo. Si è scatenata la diatriba politica. Ne sono state chieste immediatamente le dimissioni. E Mauro, prontamente, ha precisato: «Chiunque utilizzi in modo improprio, diffamatorio o superficiale l’immagine o le dichiarazioni del Ministro della Difesa Mario Mauro, ne risponderà nelle sedi legali deputate», con una nota nella quale la sua portavoce sottolinea che «sono state impropriamente utilizzate l’immagine e alcune dichiarazioni del Ministro della Difesa».

Il ministro non sapeva – e non c’è ragione di non credergli – che l’azienda bellica americana avrebbe usato la sua immagine. Vien da dire: poteva utilizzare solo la sua affermazione, magari in modo meno improprio. Colpisce il fatto che la smentita non smentisca: al di là dell’“uso improprio” il ministro l’ha detta quella frase?

Ci saremmo aspettati che dichiarasse di averla mai pronunciata né pensata. Ma pare che non sia così. Allora, se il suggestivo slogan pubblicitario corrisponde in effetti al pensiero di Mauro, un problema c’è.

Il nostro Paese, nella sua Costituzione, dice qualcosa di profondamente diverso: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. L’Italia non arma la pace, ripudia la guerra. Le dimissioni non le deve certo dare per essersi trovato a fare il testimonial a sua insaputa. Ma un pensierino forse lo dovrebbe fare per il suo concetto di pace: un po’ troppo divergente rispetto a quello della Costituzione sulla quale ha giurato quando ha accettato l’incarico alla Difesa.

Fonte: www.famigliacristiana.it
02 novembre 2013

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