Medio Oriente, riflettori sulla Lega araba
Cipmo
Gli Stati Uniti, e tutta la comunità internazionale, hanno lanciato un appello alla Lega araba a “continuare a sostenere i negoziati diretti”.
Il comitato esecutivo dell'Organizzazione di liberazione della Palestina (Olp) e Fatah, movimento di Abu Mazen, hanno approvato il 2 ottobre una sospensione dei negoziati se Israele continuerà a rifiutarsi di rinnovare la moratoria sulle costruzioni scaduta alla fine di settembre. Due terzi dei palestinesi approva il ritiro dei negoziati, secondo un recente sondaggio. Secondo un alto responsabile dell'Olp, Salih Rafat, la direzione palestinese spera "di preparare un piano per portare la questione delle costruzioni degli insediamenti davanti all'Onu".
Netanyahu, che non ha ancora risposto positivamente a una serie di offerte americane considerate particolarmente favorevole a Israele, vorrebbe che Obama avallasse gli impegni presi nel 2004 per iscritto dal suo predecessore George W. Bush, secondo il quotidiano israeliano Yediot Aharonot. Per convincere i suoi ministri, in particolare i più ultranazionalisti, ad accettare una nuova moratoria, Netanyahu afferma di aver bisogno di una conferma di questo appoggio al documento del presidente Bush all'annessione da parte di Israele dei grandi blocchi di colonie nel quadro di un accordo finale che l'amministrazione Obama rifiuta invece di sottoscrivere.
Inoltre, i contatti diplomatici americani ed europei sono proseguiti alla vigilia della riunione di Sirte. I capi della diplomazia francese e spagnolo, Bernard Kouchner e Miguel Angel Moratinos, saranno "domenica e lunedì in Israele, nei Territori e in Giordania". Il presidente francese Nicolas Sarkozy spera invece di riunire il 21 ottobre a Parigi Netanyahu e Abu Mazen e Hillary Clinton.
Fonte: www.cipmo.org
8 Ottobre 2010