Magliette rosse per l’accoglienza dei migranti. Boom di adesioni!
la Repubblica
Tanti appuntamenti e iniziative in tutta Italia per la campagna che invita a indossare una t-shirt come quella dei bambini che continuano a morire in mare
Un filo rosso che tiene insieme la comunità di chi non può più restare a guardare la tragedia delle morti in mare. E un mare di magliette rosse per “fermare l’emorragia di umanità”.
E’ un successo l’iniziativa lanciata dal presidente di Libera don Luigi Ciotti, da Legambiente, Arci e Anpi, che vede tra i protagonisti oltre a Saviano – “Mettiamoci nei panni degli altri” twitta – anche il ministro dell’interno Matteo Salvini: “Che peccato, in casa non ho trovato neanche una maglietta rossa da esibire oggi…”, scrive su Facebook.
Una battuta che scatena polemiche e reazioni. A rispondergli dalla piazza prende la parola proprio il fondatore di Libera. Che a Salvini chiede un incontro: “Gliela porto molto volentieri una maglietta al Viminale, un piccolo gesto, fatto con rispetto”, dice don Luigi. “Credo che dobbiamo poter incontrarci, per metterci nei panni un pò degli altri – aggiunge -, perché importante è riflettere, porsi delle domande, anche nelle diversita. La maglietta rossa è un segno, e ai segni devono seguire le azioni”.
Al ministro dell’Interno risponde in maniera più dura Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali: “Fa schifo – attacca – chi ironizza sulla morte e sulla disperazione di migliaia di persone è solo un poveraccio, indegno di svolgere il ruolo istituzionale che riveste”.
E Libera, l’associazione che don Ciotti ha fondato, racconta oggi di “un paese colorato di magliette rosse, da quota 2000 del rifugio Gran Paradiso all’isola di Lampedusa passando per i campi di formazione sui beni confiscati di Libera alla Goletta Verde di Legambiente in navigazione verso la Campania. In tantissimi hanno aderito e risposto all’iniziativa che invitava tutti a indossare oggi una maglietta rossa per ricordare i tanti bambini migranti morti in mare e, in generale, di chi ha perso la vita nelle traversate”. Una t-shirt rossa, come quella del piccolo migrante Aylan morto sulle coste della Turchia. Indossavano il rosso anche i bambini riportati cadavere e fotografati sulle spiagge della Libia, e di rosso le mamme vestono i loro piccoli prima della partenza sperando che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori.
L’hashtag della giornata #magliettarossa è primo nella classifica di Twitter, dopo la scalata cominciata fin dalle prime ore del giorno. Illuminati di rosso il colonnato di Piazza del Plebiscito ed il Maschio Angioino a Napoli, in rosso anche al Gay Pride di Bologna. In rosso Fiorello e Vasco Ros, Fiorella Mannoia, Carlo Lucarelli e il medico di Lampedusa, Pietro Bartolo.
Sono solo alcune delle tante adesioni all’iniziativa lanciata dopo un post del giornalista Francesco Viviano che invita tutti a indossare oggi una t-shirt rossa in memoria dei tanti bambini e, in generale, di chi ha perso la vita nelle traversate. Perché “mettersi nei panni degli altri è il primo passo per costruire un mondo più giusto”. C’è anche chi si è sposato con la maglietta rossa contro il silenzio. Ieri una coppia italo nigeriana ha detto il proprio “ sì” in rosso da Moltivolti, a Palermo, decidendo di aderire in anticipo, proprio nel giorno del matrimonio.
All’appello hanno aderito anche Carlo Lucarelli, Fiorella Mannoia, Gassman e l’ex ministra Fedeli, il leader di Leu, Pietro Grasso, Giusi Nicolini, l’ex sindaca di Lampedusa, Emergency, Acli, Cgil, Cisl e Uil, Pd cittadini, Msf e Amnesty, Uisp e Fiom, Articolo 21 e Libertà e Giustizia, Goletta Verde. Magliette rosse al concerto dei Modena City Ramblers e alla finale dei Mondiali antirazzisti della Uisp a Castelfranco Emilia. Iniziative sono state organizzate a Savona, Taranto, Messina, Agrigento, Varese, Avellino, Reggio Emilia, Legnano, solo per citarne alcune. A Palermo, il sindaco Leoluca Orlando si è vestito di rosso anche con un giorno di anticipio, per dare il via alle attività pensate in particolare per i più piccoli. I Radicali torinesi hanno organizzato un flash-mob. Al tramonto, a Napoli, saranno illuminati di rosso il colonnato di Piazza del Plebiscito ed il Maschio Angioino.
La Repubblica
7 luglio 2018