Mafia: i beni confiscati e venduti torneranno alle cosche
Asca - Agenzia stampa quotidiana nazionale
E’ proprio il caso di dirlo, dopo l’approvazione i beni diventeranno ‘cosa loro’. Libera rilancia la sua ferma contrarietà all’emendamento sulla vendita dei beni confiscati.
'I lavori della commissione bilancio confermano le intenzioni del Governo. Nessun segnale positivo, nessuna discussione. Approvare alla Camera l'emendamento sulla vendita dei beni confiscati alle mafie e' un vero e proprio regalo natalizio per la criminalita' organizzata. E' proprio il caso di dirlo, dopo l'approvazione i beni diventeranno 'cosa loro'''. In una nota l'associazione 'Libera', rilancia la sua ferma contrarieta' all'emendamento sulla vendita dei beni confiscati che sara' discusso in aula alla camera il prossimo 9 dicembre.
''Si sta tradendo – prosegue nella nota Libera – lo spirito, la valenza etica e culturale della legge 109/96, ma soprattutto non si tiene conto delle tante voci del paese che in questi giorni si stanno esprimendo contro la vendita: oltre 150mila cittadini che in questi giorni hanno firmato l'appello 'Niente Regali alle mafie, i beni sono cosa nostra', oltre 400 familiari di vittime delle mafie che ha scritto al presidente della Camera Gianfranco Fini per chiedere il ritiro dell'emendamento, delle tante associazioni, dei tanti amministratori di entrambi gli schieramenti politici che hanno approvato un' ordine del giorno contro l'emendamento, dei magistrati di misura di prevenzione specializzati nei procedimenti confiscati che hanno espresso la loro contrarieta'. Queste voci rappresentano il Paese responsabile, onesto e coraggioso che chiede al Governo un sussulto di coscienza, un gesto irrevocabile di responsabilita': non approvare alla camera l'emendamento. Nella lotta alle mafie – conclude Libera – ci vuole coerenza tra il dire e il fare''.
Fonte: asca.it
7 Dicembre 2009