L’Onu lancia l’allarme: situazione senza precedenti
Vladimiro Polchi
I dubbi dell’Alto commissariato per i rifugiati, mentre è boom per le richieste d’asilo dei profughi: “E’ una emergenza umanitaria”.
Roma- Non solo Strasburgo. Anche a Ginevra è alto lo stato d’attenzione: il caso degli immigrati sfollati di Napoli, le impronte ai rom; i morti nel canale di Sicilia; la “confusione generata dallo stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei ministri”. Una posizione quella dell’Italia che rischia di isolarla in Europa. In queste ore, infatti, la stampa internazionale e gli uffici Unhcr di Ginevra hanno ripetutamente chiamato l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), aperto a Roma fin dal 1953. La domanda è sempre la stessa: cosa sta succedendo in Italia? “Ci si è fatti l’idea – spiega Laura Boldrini portavoce dell’Unhcr in Italia – che da noi stia accadendo qualcosa di estremamente grave e senza precedenti”. Uno stato di allerta che ha portato gli uomini di Walter Irvine (rappresentante Unhcr in Italia) a incontrarsi coi vertici del Vicinale: Ministro Roberto Maroni, prima e prefetto Mario Morcone, poi.
In Italia è in corso da mesi un’emergenza umanitaria: “ Nel 2008 sono raddoppiati gli sbarchi, il 90% dei quali avviene a Lampedusa – spiega Laura Boldrini – ma soprattutto si conferma la crescita esponenziale dei richiedenti asilo. Solo a Lampedusa sono verosimilmente 5mila, con la Somalia quale prima nazionalità”. E così il sistema d’accoglienza rischia il collasso. Né i 6 Cara (centri di accoglienza per richiedenti asilo), né le tendopoli attrezzate in fretta e furia bastano ad arginare il fenomeno. “Lo stato di emergenza – prosegue la Boldrini – è l’unico modo per sbloccare urgentemente altri fondi, per una migliore distruzione nazionale dei rifugiati. E’ una giusta assunzione di responsabilità. Peccato, però, che tale decisione è stata confusa e mal comunicata, rischiando così di aumentare il senso diffuso di paura. Solo l’intervento di ieri di Maroni ha chiarito definitivamente la questione”. Nei giorni scorsi Walter Irvine e il suo staff hanno incontro prima il ministro dell’interno, poi lunedì scorso il prefetto Mario Morcone, capo dipartimento delle libertà civili e l’immigrazione. Gli uomini dell’Unhcr hanno chiesto informazioni sulla situazione dei nuovi centri provvisori d’accoglienza; sulle procedure per agevolare i ricongiungimenti familiari e soprattutto sul caso degli sfollati di Napoli. “Quegli immigrati – racconta la Boldrini – sono in gran parte richiedenti asilo e beneficiari di protezione umanitaria. Sono vittime di persecuzione e per questo hanno diritto alla protezione dello Stato. Il Comune fa bene a garantirgli un alloggio i cittadini di Napoli hanno dimostrato di essere in parte vittime di quello stato di paura che coinvolge di questi tempi l’Italia”. Per questo l’Unhcr ha chiesto e ottenuto da Morcone rassicurazione sulla tutela “anche fisica” di queste persone. Per l’Unhcr la partita è comunque più complessa: “Strutturare un sistema d’accoglienza tarato sui picchi estivi di arrivi, per uscire dalle continue emergenze”. Poi il fronte comunicazione: “La comunicazione tra Unhcr e ordine dei giornalisti ha finalmente portato all’approvazione della Carta di Roma per un approccio globale al fenomeno immigrazione”.
Fonte: la Repubblica
30 luglio 2008