Lo scippo: 4 cacciabombardieri con i soldi dell’istruzione
Toni Fontana
Mentre la Difesa mette a terra gli elicotteri della strage in Francia, mentre Tremonti massacra le casse, ecco un’altra operazione creativa: dirottare 3 milioni per istruzione e ricerca per finanziare le missioni all’estero.
Eccoli i Robin Hood all’incontrario. Mentre restano a terra gli elicotteri HH-3F alla conclusione dell’inchiesta sulla strage avvenuta in Francia che mette a nudo i saccheggi dei bilanci della Difesa, Berlusconi e la Russia stanno progettando un vero e proprio scippo ai danni della scuola e della ricerca per finanziare l’invio di quattro cacciabombardieri in Afghanistan. L’operazione, che viene alla luce alla vigilia dello sciopero nella scuola, è stata smascherata dai parlamentari del Pd a Montecitorio che oggi daranno battaglia. “Non possiamo accettare altri tagli in settori già penalizzati come la scuola, colpita dai provvedimenti Gemini, l’università e la ricerca –fa notare Rosa Calipari, deputata Pd e capogruppo alla commissione Difesa- La Russa finanzi le missioni utilizzando i 3 milioni di euro del fondo per le esigenze prioritarie del suo ministrero”.
Il decreto che giunge oggi a Montecitorio è stato messo a punto dal governo per finanziale le principali (ma non tutte) missioni militari tra ottobre e dicembre. Quella in Iraq e in Afghanistan hanno già la copertura finanziaria fino a gennaio, ma La Russa ha promosso a Bush quattro caccia Tornado, mentre il titolare degli Esteri, Frattini, ha ottenuto un posto per l’Italia nella missione di vigilanza dell’Unione Europea in Georgia. Per finanziare questi nuovi impegni servono soldi, almeno 20 milioni, ma la Difesa non ne ha. Come spiega il senatore del Pd Mauro del Vecchio o tagli “sono assolutamente traumatici e di dimensioni pesanti e inaspettate”. Così, senza troppo dare le nell’occhio, Berlusconi, Frattini, La Russa e Tremonti hanno progettato il “colpo”. Hanno deciso di rastrellare un po’ qua, un po’ la, ma i consiglieri del governo hanno in special modo messo gli occhi su due ministeri da “rapinare”. A quello della Pubblica Istruzione pensano di sottrarre 2.457.000 euro, a quello dell’Università e della Ricerca 985.000 euro. “Pur convinti che in Afghanistan l’iniziativa militare non può essere risolutiva e occorre una nuova strategia politica –aggiunge Rosa Calipari- non siamo contrari all’invio dei Tornado, ma La Russa, per evitare un ulteriore taglio nel settore della scuola e ridurre almeno della metà il prelievo nel bilancio della Ricerca, usi i soldi del fondo per le esigenze prioritarie della Difesa con i quali intende invece finanziare che, il 4 novembre, ricorderanno la Prima Guerra Mondiale”. I conti insomma non solo non tornano, ma appaiono impazziti. Basta un’occhiata al bilancio della Difesa per capire perché gli elicotteri non sono sicuri. Per la difesa il governo prevede un “progressivo decremento”: 20,3 miliardi nel 2009, 18,9 nel 2011. Nell’esercito il taglio nel 2009 sarà del 29%, cioè 775,3 milioni in meno di quest’anno. “Nel triennio 2009-2011 –interviene del Vecchio- si prevede una riduzione di spesa pari a 1700 milioni con gravissime ripercussioni sulla vita dei militari, l’addestramento, l’adeguamento delle scorte. Il ministro La Russa aveva promesso di adeguare il bilancio avvicinandolo a quello delle altre nazioni, ma la percentuale sul Pil scende dallo 0,96% allo 0,87%. I tagli del personale saranno del 7% nel 1009 rispetto agli anni precedenti e addirittura del 40% nel 2010-2011. Il taglio di 66° milioni in 3 anni rende impossibili i reclutamenti di volontari previsti e di fatto, blocca la “professionalizzazione” delle forze armate. Gli investimenti vengono ridotti di circa trecento milioni”. Il governo insomma appare alla disperata ricerca di soldi e non esita a ridurre i servizi e la sicurezza dei militari. Il prossimo anno l’Esercito potrà svolgere 2880 esercitazioni a fronte delle 7500 del 1008, la Marina dispone di circa 29.800 ore “di moto” contro le 45mila del 2008, l’aeronautica potrà effettuare 30mila ore di volo, un terzo delle 90mila del 2008.
Intanto però il ministro La Russa sta per finanziare il “suo” 4 novembre. In più di 20 città ci saranno concerti, i bambini canteranno “Il Piave mormorò…” e i ministri si faranno belli ricordando i fanti sul Carso. I più cauti dicono che per le manifestazioni la Difesa “al verde” sborserà 500mila euro.
Senso di colpa e senso di patria
Ha sorpreso a tutti l’attacco di nervi in tv del ministro La Russa. Lo conoscevamo come un uomo solido, in grado di affrontare l’Afghanistan come il Bagaglino. Invece, di colpo, una crisi isterica. Ma poi abbiamo capito. Gli elicotteri sono il tormento. Quello che è precipitato a Strasburgo era uno dei 35 che proprio la mattina dello stesso giorno la Difesa aveva deciso di tenere a terra. “Troppo tardi”, secondo la vedova di una delle sette vittime. Sì, abbiamo capito perché La Russa, prima di andare in escandescenza, aveva contestato dal Pd di non aver osservato un minuto di silenzio al Circo Massimo. E perché ha aggredito il direttore di questo giornale quando gli ha fatto notare che tra quella tragedia e la manifestazione non eiste alcun nesso. Abbiamo capito, ministro, e la scusiamo: quella crisi convulsiva non è stata una degenerazione del suo senso di patria, ma più banalmente, del suo senso di colpa. Coraggio.
Fonte: l'Unità
29 ottobre 2008