Liberati i quattro giornalisti italiani
La redazione
Flavio Lotti: “In quell’appartamento ci siamo finiti anche noi con il nostro diritto di sapere e di capire. Colpendo loro, la guerra ha colpito anche noi. E non ritroveremo pace fino a che anche loro non la ritroveranno”.
Il Coordinatore nazionale della Tavola della pace, Flavio Lotti, ha scritto oggi ai direttori del Corriere della Sera, de La Stampa e dell’Avvenire per esprimere solidarietà e apprensione per i quattro giornalisti italiani sequestrati in Libia e il dolore per il loro povero autista che è stato ammazzato.
“Ancora una volta, la guerra ha colpito alcuni dei pochi giornalisti che hanno ancora il coraggio di fare bene il proprio mestiere, di andare a vedere oltre i fumi della propaganda, la terribile realtà della guerra, di essere presenti là dove le cose peggiori accadono e si nascondono. Nell’appartamento dove si dice siano reclusi Claudio Monici, Domenico Quirico, Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina, ci siamo finiti anche noi con il nostro diritto di sapere, di conoscere e di capire. Colpendo loro, la guerra ha colpito anche noi. E non ritroveremo pace fino a che anche loro non la ritroveranno.
Ci auguriamo dunque che siano al più presto liberati e che tutte le istituzioni agiscano con grande rapidità ed efficacia. Ci auguriamo che possano ritornare al più presto al loro lavoro e che la guerra non riesca a chiudere comunque i loro occhi, le loro orecchie e la loro bocca.
Questo attentato alla libertà e alla vita dei nostri quattro giornalisti ci sorprende mentre siamo impegnati ad organizzare per il prossimo 25 settembre una edizione speciale della Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli. Una nuova marcia per rompere il muro dell’indifferenza e del cinismo che circonda molte delle più gravi tragedie umane del nostro tempo a partire dalla strage di vite umane compiuta quotidianamente dalla fame e dal colera nel corno d’Africa.
Con questo spirito, vi rinnoviamo i sentimenti di solidarietà della Tavola della pace pregandovi di esprimere la nostra vicinanza ai familiari dei giornalisti rapiti e a tutti i colleghi del Corriere della Sera, de La Stampa e di Avvenire”.
Perugia, 25 agosto 2011