"Le parole della pioggia" penetrano dentro


Floriana Lenti


Sabato 17 maggio a "La Libreria" di via Oberdan la presentazione del libro del giovane Lorenzo Laporta. Un libro di denuncia della condizione di una città devastata dal dissesto: Taranto. La situazione dei giovani tra disoccupazione e voglia di emergere.


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"Le parole della pioggia" penetrano dentro

“Le parole della pioggia”. Parole che scorrono sotto gli occhi in un alternarsi di stati d’animo spesso connessi ad un tempo (anche meteorologico) che si avverte come fosse reale: lampo, tuono, fulmine, pioggia e poi sereno. Sono i capitoli del libro di Lorenzo Laporta, giovane scrittore tarantino che verrà a Perugia sabato 17 maggio a presentare il suo romanzo in Via Oberdan a “la Libreria”. Descrizioni che stimolano l’immaginazione fino a rendere l’idea di una città devastata dal dissesto finanziario, seppur colma di giovani talentuosi che non si arrendono di fronte alle conseguenze recate un’amministrazione negligente e deleteria. Una denuncia, dunque, che si mescola ad una trama colma di sorprese e colpi di scena. Tutto comunque si può ricondurre alla consapevolezza di una vita che cerca di riemergere, di trovare, appunto, il sereno.
Lo scrittore porta per mano il lettore accompagnandolo tra le vie di Napoli, dove il protagonista del libro porta avanti gli studi universitari, poi anche in Francia, in Grecia, fino in America per arrivare nuovamente alla città di partenza, tanto odiata e al contempo tanto amata: Taranto. Ed anche il lettore potrà dire: “ Osservavo Molo S. Eligio, le piccole barche attraccate, la ringhiera che costeggia la Città Vecchia, le punte dei palazzi di quella nuova, il cielo che abbracciava tutto, nel suo insieme, e si specchiava nel mare insieme ai raggi del sole, splendenti, in acqua, come diamanti”.
La chiarezza del linguaggio, lo sguardo attento del protagonista che non trascura l’analisi approfondita delle situazioni in cui si ritrova, la forza della ragione che si occupa di spiegare anche i più silenziosi istinti dell’uomo, sono gli ingredienti che si mescolano ne “Le parole della pioggia”.
E’ un libro in cui ci si ritrova facilmente, emergono infatti anche situazioni vissute da molti giovani: la paura di andare via dal proprio territorio, la voglia di formarsi e di crescere, il desiderio di affermarsi, e la ricerca di un equlibrio se si sceglie di rientrare nella propria città. Un mix di vicende per un risultato che sa lasciare il segno, che bagna come la pioggia e che sa sempre trovare la via per arrivare in profondità.

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