Le immagini che arrivano da Gaza, che nessuno vedrà mai in televisione…
Duilio Giammaria
Immagini di case danneggiate e distrutte, gente che scappa, corpicini avvolti da teli bianchi: sono quelle che arrivano da Gaza, quelle che non si vedono, perché sono troppo forti, troppo orrende.
Le emozioni non aiutano necessariamente a ragionare. Le voci delle famiglie israeliane che si chiedono come reagire contro chi colpisce con spirito terroristico le case di civili inermi, si fondono con quelle delle famiglie palestinesi di Gaza travolte dalla violenza degli scontri. Le immagini toccano il cuore, prima che il cervello. Le immagini delle case di famiglie israeliane danneggiate quando non distrutte. La vita quotidiana interrotta dalle mille schegge di un razzo. Il rischio per se e per i propri cari di essere feriti o uccisi da razzi sparati da lontano e che colpiscono con una casualità che provoca terrore puro.
Le immagini che arrivano da Gaza, che nessuno vedrà mai in televisione: troppo forti e orrende perché mostrano l’effetto della guerra sui corpi umani. Poi la telecamera scivola su una fila di corpicini avvolti da teli bianchi. Sono bambini. Le emozioni tacciono, il cervello torna a ragionare e dice: “Basta alla guerra”.
Duilio Giammaria
Fonte: Articolo21.info
9 gennaio 2009
