Le chiese battiste per la pace
Tonio Dell'Olio - Mosaico dei giorni
È la chiesa di Martin Luther King che in un mondo in cui la violenza continua a costituire il linguaggio corrente per esportare democrazie, affermare identità, e liberare i peggiori istinti, propone in punta di piedi la sfida difficile e affascinante della nonviolenza.
Nei giorni scorsi ho partecipato ad alcuni momenti della Conferenza battista globale per la Pace – Vivi in armonia, vivi in pace (Rom 12, 16-19). Negli anni passati ci sono state altre tre Conferenze di questo tipo organizzate dalla Chiesa Battista: in Svezia (1988), Nicaragua (1992), e Australia (2000). Gli incontri si sono svolti in
inglese, italiano e spagnolo, con riunioni in plenaria, seminari di formazione, serate musicali, di meditazione e momenti di preghiera. Il tutto in un clima fraterno e festoso che ha visto la partecipazione di 350 persone provenienti da oltre 60 paesi.
“Un convegno pensato non per far incontrare i leader e i potenti – dice la presidente dell’Ucebi Anna Maffei – ma per rafforzare la rete dei piccoli concretamente impegnati per la pace, per onorare il movimento che non è di potere, ma che può fare grandi cose”. È la chiesa di Martin Luther King che in un mondo in cui la violenza continua a costituire il linguaggio corrente per esportare democrazie,
affermare identità, e liberare i peggiori istinti, propone in punta di piedi la sfida difficile e affascinante della nonviolenza.
Un grazie grande quanto una cattedrale alle sorelle e ai fratelli battisti.
Fonte: Mosaico dei giorni
26 febbraio 2009