La scelta del tartufo…
Giancarlo Licata, Responsabile Coordinamento Editoriale Tgr per Rai Med e di Tgr/Mediterraneo
Nigrizia.it denuncia: il ministro degli Esteri snobba il forum della cooperazione per il tartufo. Gli errori, si dice, sono scalini per la conoscenza. Sarà per questo che il ministro degli Esteri italiano, Massimo D’Alema, mentre al Parco della Musica di Roma si svolgevano, sabato scorso, gli Stati generali della cooperazione, era a rappresentare il governo alla sagra del tartufo bianco di Acqualagna, in provincia di Pesaro.
Impossibilitato a partecipare per altri impegni istituzionali, la giustificazione addotta. Certo, solo i maligni hanno potuto sospettare che per il ministro fosse più interessante e utile rilanciare questa gustosa specialità delle colline marchigiane che il mondo della cooperazione, da anni in bolletta. Tuttavia, qualche mugugno ha girato per le sale della capitale.
Ovviamente, tra una degustazione e l’altra, D’Alema non ha fatto mancare un suo messaggio ai partecipanti al Forum della cooperazione internazionale, evento organizzato dal suo stesso ministero. «Il governo ha fatto del rilancio della politica di aiuto allo sviluppo uno dei punti forti della propria azione», il suo pensiero dettato per l’occasione. Un convincimento che non ha certo attutito il malcontento generale. Perché sarà anche vero che la viceministro Patrizia Sentinelli, l’organizzatrice dell’appuntamento romano, ha annunciato che per il 2008 il governo ha previsto un raddoppio dei fondi destinati alle organizzazioni non governative (da 100 a 200 milioni di euro). Ma restano una chimera i 1700 milioni di euro promessi e ritenuti fondamentali per aiutare l’Italia a rispettare le tappe degli Obiettivi del Millennio.
Del resto la stessa Sentinelli a Liberazione (2/11/2007) ha ricordato come «in Italia la lotta alla povertà, l’ambiente, gli Obiettivi del Millennio sono ai margini dell’agenda politica».
Dopo gli anni berlusconiani della mediocrità e di finanziamenti anoressici, erano molte le attese del mondo della cooperazione verso il nuovo governo. Attese che rischiano di annegare nelle retorica dell’illusorio. O, peggio ancora, in scelte “tartufesche”
Fonte: www.nigrizia.it
6 novembre 2007