La salute malata del pianeta


Lettera22


Presentato a Roma il nuovo rapporto della rete europea Azione per la salute globale, che sottolinea la necessità che il Governo italiano aumenti i fondi per la cooperazione allo sviluppo per la salute e assicuri una politica di aiuti stabili e capaci di rafforzare i sistemi sanitari del Sud del mondo.


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La salute malata del pianeta

L’Europa moltiplica le iniziative per la salute nel Sud del mondo, ma diminuisce i fondi e l’Italia arranca. Nell’ambito della cooperazione bilaterale, gli ultimi dati indicano un aumento complessivo dei fondi per la salute nel 2006, ma una diminuzione del contributo dell’Italia del 7% per la salute di base e addirittura del 62% per le politiche per la popolazione e la salute riproduttiva. La Commissione Europea ha ridotto del 23% i fondi per la salute di base. Il nuovo rapporto della rete europea Azione per la salute globale, sottolinea la necessità che il Governo italiano aumenti i fondi per la cooperazione allo sviluppo per la salute e assicuri una politica di aiuti stabili e capaci di rafforzare i sistemi sanitari del Sud del mondo.

Nel 2005, l’Europa ha adottato la Dichiarazione di Parigi sull’efficacia degli aiuti impegnandosi a rispettare 5 principi, in larga parte disattesi. Alla loro revisione è dedicato il Vertice mondiale di Accra (Ghana), a settembre 2008. Eppure, come raccontano i sei interventi di altrettanti paesi europei nell’ambito della salute di altrettanti paesi in via di sviluppo, analizzati nel rapporto, molta strada resta ancora da fare perché teoria e pratica coincidano.

Il Rapporto è accompagnato dalla pubblicazione L’Italia e il Fondo Globale per la lotta all’Aids, tubercolosi e malaria – uno studio di caso: salute e cooperazione in Etiopia, che mette in luce un impegno positivo del Governo italiano, tra i più grandi finanziatori del Fondo, che tuttavia necessita di maggiore stabilità e di un’azione più incisiva per garantire un processo di sviluppo dei sistemi sanitari più efficace e capace di coinvolgere.

Fonte: Lettera22

20 giugno 2008 

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