La Russa: in Afghanistan bisogna applicare il codice militare di guerra
Asca
Sceglie le colonne del "Corriere della Sera", il ministro della Difesa, per parlare degli aspetti operativi della missione in Afghanistan. Propone un nuovo codice per le missioni internazionali sul quale è possibilissima un’intesa con l’opposizione.
(ASCA) – Roma, 10 ago – ''Rivolgo un appello ai magistrati affinche' il tempo di sequestro dei blindati 'Lince' sia ridotto al minimo''. Sceglie le colonne del 'Corriere della Sera', il ministro della Difesa, per parlare dei sigilli giudiziari messi ai mezzi italiani danneggiati dagli attacchi dei Talebani. Quanto agli aspetti operativi della missione in Afghanistan, Ignazio La Russa rileva poi che serve individuare una via di mezzo fra l'applicazione del codice militare di guerra e quello di pace, un nuovo ''codice per le missioni internazionali sul quale e' possibilissima un'intesa con l'opposizione''.
E spiega: ''Dal governo Prodi in poi, tranne la parentesi dell'Iraq, il codice che si applica non e' quello militare di guerra, bensi' il codice militare di pace. Se ci sono morti e feriti – aggiunge il ministro – e' come se questo avvenisse in una normale esercitazione. Tant'e' che stiamo correndo ai ripari''.
Quanto alla natura della nostra missione, La Russa sottolinea che ''non e' cambiata'' e che, per quanto riguarda l'autorizzazione dei 'Tornado' a sparare, ''dopo aver informato la Camera ho dato via libera ai comandanti. A loro valutare. Parliamo non delle bombe, che sull'aereo non portiamo neanche. Ma del cannoncino simile a quello degli elicotteri 'Mangusta'''. E sull'impiego degli aerei 'Predator' il ministro della Difesa aggiunge: ''Per ora li raddoppiamo: altri due. Sarebbe bene averne di piu', ma al momento abbiamo questi. Li manderemo insieme con altri elicotteri''.
Fonte: asca.it
10 Agosto 2009