La qualità della vita 2010


Il Sole 24 Ore


Al traguardo arrivano quasi fianco a fianco: Bolzano con 637 punti e Trento con 636. Sono le due province autonome del Trentino Alto Adige a conquistare il vertice della classifica 2010 della «Qualità della vita», l’annuale ricerca del Sole 24 Ore.


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La qualità della vita 2010

Avevano già fatto centro in passato, una nel 2001 con una replica nel 1995 e l'altra nel 2007. Ora, al traguardo arrivano quasi fianco a fianco: Bolzano con 637 punti e Trento, una frazione dopo, con 636. Sono le due province autonome del Trentino Alto Adige a conquistare il vertice della classifica 2010 della «Qualità della vita», l'annuale ricerca del Sole 24 Ore.

Le città regine della classifica

Un risultato che comunque non sorprende, visto che le due realtà si sono sempre messe in evidenza anche nelle passate edizioni dell'indagine. La pagella meno soddisfacente tocca invece per la prima volta a Napoli, un voto – pure questo – che non giunge a sorpresa, alla luce del penultimo posto occupato nel 2009 e delle recenti cronache. Va detto, però, che nei due decenni di «Qualità della vita» la maglia nera è stata prevalentemente indossata da realtà siciliane e calabresi e solo due volte da una campana (nel lontano 1991 da Caserta e nel 1993 da Benevento). Quanto alle protagoniste – in positivo e in negativo – del 2009, Trieste si sposta di appena tre gradini (è quarta dopo Sondrio, che si riaggiudica il "bronzo"), mentre Agrigento sale di nove, non riuscendo comunque a "smuovere" la concentrazione di siciliane nel gruppetto di coda (Trapani, Caltanissetta, Palermo, Catania).

Ricerca e risultati

Come ogni anno la ricerca esplora e confronta – attraverso le statistiche – la vivibilità delle 107 province italiane in sei ambiti (tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero), ciascuno a sua volta "indagato" tramite sei indicatori (si veda la metodologia a pagina 2). Dai numeri e dal confronto tra le performance territoriali si elaborano le graduatorie di "tappa" e la pagella finale (riportata a fianco).
Qualche esempio può spiegare quali fattori hanno contribuito al successo delle due province autonome e che cosa ha pesato su Napoli.

Perché Bolzano è in testa

Ebbene, Bolzano svetta nell'area affari e lavoro(dove è anche prima per occupazione femminile, quasi una donna su due con un impiego), ma esce bene anche nella sicurezza (è la meno colpita dai furti d'auto, solo 9 ogni 100mila abitanti nel primo semestre 2009) e nel settore servizi/ambiente/salute (alto l'indice di smaltimento di cause civili e il giudizio di Legambiente). Su fronti analoghi si esprimono le buone performance di Trento, meglio posizionata della "collega" nel tenore di vita (ad esempio ha un'inflazione pressoché inesistente e un interessante livello di consumi pro capite) e nella popolazione (ha un invidiabile 74 per mille di laureati sul totale dei giovani).

Proprio sui due fronti economici della ricerca (tenore di vita e affari/lavoro) arranca al contrario Napoli: non sfugge alla morsa dell'inflazione (oltre il 2%), la casa "costa" (3.700 euro al metro quadro), la situazione lavorativa è grave (i giovani tra i 25 i 34 anni occupati sono il 41% contro una media del 68%), i fallimenti di imprese sono oltre il doppio della media nazionale. Bocciata in sicurezza, con record negativi in tutti gli indicatori salvo i furti in casa e il trend. Situazione difficile anche nel tempo libero e nella popolazione, con oltre 2.600 abitanti per Kmq e una presenza di immigrati regolari intorno al 2% della popolazione (contro il 7% a livello nazionale). Qui, però, conquista anche un oro: ha il miglior rapporto tra anziani e popolazione attiva (il 21%, mentre la media è di uno a tre).

Le grandi città

Quanto alle due province più grandi di Napoli, accusano un arretramento: Roma scivola di 11 gradini e arriva 35ª, sotto Milano (21ª) che scende di due. La quarta provincia per dimensione, Torino, recupera invece 14 posizioni ma si deve accontentare di arrivare 54ª. Le aree del nord intorno od oltre il milione di abitanti sono tutte in progresso: la migliore è Bologna (ottava), seguita da Bergamo (36ª) e Brescia (44ª). Firenze scende un paio di gradini ed è 16ª. Bari, Palermo, Salerno e Catania sono più o meno stabili (tutte però sotto la 90ª posizione).

A completare la panoramica costruita in base ai numeri c'è il sondaggio sul sentiment, che dal 2003 si pone l'obiettivo di tastare il polso ai residenti e vedere quanto coincidano percezioni e numeri. Ebbene, non si può fare a meno di notare che Bolzano e Trento, già promosse dalle statistiche, lo sono anche dall'opinione degli abitanti.

di Rossella Cadeo

Fonte: il Sole 24 Ore

6 dicembre 2010

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Le province dove si è più felici e quelle dove si vorrebbe andare a vivere 

Anche quest'anno la graduatoria delle province italiane più felici evidenzia una tendenziale omogeneità, accompagnata da casi interessanti e inattesi. Nella rilevazione del 2009 il dato particolare fu la conquista del primo posto da parte di Cagliari, seguita da alcune lombarde: Pavia, Milano, Bergamo e Lodi. Quest'anno l'indagine ci riporta sulla penisola, assegnando la posizione di vertice a un'altra porzione di territorio bagnata dal mare, Grosseto.

Restando nella parte alta della classifica, la folta presenza lombarda del 2009 perde consistenza in favore di una composizione accomunata dall'ubicazione alpina e prealpina: sono infatti le province di Aosta e Lecco a occupare il podio, seguite da Trento, Pordenone e Como. Il vessillo del centro-sud è sostenuto quest'anno da Sassari, Pistoia ed Enna (rispettivamente settima, ottava e nona).

Le meridionali meglio piazzate nel 2009 (appunto Cagliari e la quarta classificata Lecce) precipitano rispettivamente al 55° e al 32° posto: il passo indietro compiuto dal Mezzogiorno, però, è solo apparente, soprattutto se valutato entro un intervallo temporale più esteso. Nel 2008, infatti, bisognava scorrere 18 posizioni per trovare, dopo L'Aquila, la seconda presenza del sud (allora Reggio Calabria), mentre quest'anno otto delle prime venti province in graduatoria sono del sud: oltre a Sassari ed Enna si evidenziano, nell'ordine, Salerno, Crotone, Isernia, Catanzaro, Olbia Tempio e Pescara.

Arretrano tutte, invece le principali province italiane: Milano (11ª), ma soprattutto Roma e Napoli (dopo il 70° posto). In leggera controtendenza Torino e Firenze. In coda un gruppo variegato composto da realtà socioeconomiche distanti, come Palermo, Novara, Verona, Piacenza e Chieti, ultima.

I grandi poli urbani del paese conservano tuttavia una forte capacità attrattiva. Se si passa alla graduatoria delle 10 province ideali, sul podio si trova Milano (era terza nel 2009), seguita da Firenze e da Roma (ex "oro"). La continuità con la passata rilevazione è evidenziata anche dalla folta rappresentanza della Toscana e dell'Emilia Romagna, presenti con Bologna, Siena, Parma e Arezzo.

Stabilità anche nella lista delle mete straniere più ambite: a far sognare gli italiani come città ideale è sempre Londra, che stacca il resto del gruppo con un margine di ben 12 punti. Seconda Parigi, seguita da New York. La classifica mette anche in risalto la preminenza quantitativa delle città del vecchio continente su quelle del resto del mondo e il calo di appeal della Spagna, rappresentata quest'anno da sole due città (Madrid e Barcellona). Al di là dell'Atlantico, infine, si danno il cambio le due località simbolo della California: San Francisco strappa il titolo a Los Angeles come posto più ambito.

di Antonio Noto

Fonte: il Sole 24 Ore

6 dicembre 2010

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