La piccola intifada di Silwan
Paola Caridi - invisiblearabs.com
Fuoco a Silwan, sotto le Mura di Solimano. Sotto la Spianata delle Moschee. Per essere precisi, sotto la Moschea di Al Aqsa. Un palestinese ucciso all’alba da un vigilante che sorveglia e protegge le poche decine di coloni che hanno deciso di andare a vivere in un quartiere arabo di 50mila persone.
Fuoco a Silwan, sotto le Mura di Solimano. Sotto la Spianata delle Moschee. Per essere precisi, sotto la Moschea di Al Aqsa. Un palestinese ucciso all’alba da un vigilante che sorveglia e protegge le poche decine di coloni che hanno deciso di andare a vivere in un quartiere arabo di 50mila persone. Samir Sahran, racconta il padre a maannews, stava andando al lavoro. Il vigilante sostiene che temeva di essere aggredito. Risultato: il vigilante ha sparato, un palestinese è morto, un altro è in condizioni gravissime, e di feriti ce ne sono altri.
Silwan è il quartiere arabo che si trova esattamente sotto le Mura e sotto la moschea di Al Aqsa. Un’associazione legata ai coloni più radicali creò prima, molti anni fa, il sito della Città di David, e fece scavi archeologici sulla cui qualità ci sono da anni molte polemiche. A Silwan c’era il quartiere ebreo yemenita, fino al 1929 e agli scontri che fecero fuggire gli ebrei dal quartiere. Dopo il 1948, Silwan è divenuto Gerusalemme est, con l’armistizio e la successiva divisione della città. Circa sette anni fa, sono arrivati i coloni che hanno preso una casa nel cuore di Silwan, iniziando a Gerusalemme quello che è già realizzato a Hebron: coloni in un quartiere arabo, apparato di sicurezza attorno a loro, tensioni che aumentano. Poi è arrivato Nir Barkat, il nuovo sindaco laico di Gerusalemme, e con lui è divenuto pubblico (e in fieri) il progetto di creare un parco archeologico proprio lì, nella zona di Al Bustan, espropriando decine di famiglie palestinesi. La tensione, da allora, non ha fatto altro che crescere. Assieme a Sheykh Jarrah, Wadi el Joz, Ras al Amud, il campo profughi di Shuafat, Silwan è divenuto uno dei quartieri in cui la situazione diviene ogni giorno più delicata. E il core issue, come dicono i diplomatici, è la questione dei coloni.
E così, da stamattina, da Silwan si alzano le colonne di fumo dei copertoni bruciati. Un elicottero sorvola la zona da ore ed ore, proprio alla vigilia di Sukkot, quando la Città Vecchia diventerà un’area ancor di più delicata. Fedeli ebrei verso il Muro del Pianto, e ragazzi palestinesi arrabbiati per quello che è successo a Silwan. Le notizie dicono che la polizia è entrata sulla Spianata delle Moschee, e che decine di persone si sono rinchiuse nella Moschea di Al Aqsa. Si sentono (sono a duecento metri in linea d’aria dalla Spianata) i colpi dei lacrimogeni, mentre la conta dei feriti e dei contusi supera la decina. Verso il Monte Scopus, altra zona calda dopo l’arrivo dei coloni nelle case palestinesi di Sheykh Jarrah, un israeliano è stato accoltellato.
Alta tensione, e stavolta ha un altro sapore. Molto pericoloso.
Fonte: http://invisiblearabs.com/
22 settembre 2010