La lotta nonviolenta è per il bene comune
La redazione, citazione di Aldo Capitini
L’obiettivo della lotta deve tendere al bene generale. Gandhi era un patriota, ma nonviolento, egli superava le rivendicazioni dell’India, per elevarsi al piano di grandi principi universali. Non era il suo Paese che egli difendeva con una passione particolare: era il diritto dei popoli a disporre di se stessi, che egli rappresentava sulla scena mondiale. […]
L’obiettivo della lotta deve tendere al bene generale. Gandhi era un patriota, ma nonviolento, egli superava le rivendicazioni dell’India, per elevarsi al piano di grandi principi universali. Non era il suo Paese che egli difendeva con una passione particolare: era il diritto dei popoli a disporre di se stessi, che egli rappresentava sulla scena mondiale. Gli inglesi non erano suoi nemici. Erano degli amici la cui condotta era cattiva, e che egli voleva, attraverso l’esempio, convertire ad una condotta migliore.
(Aldo Capitini, La nonviolenza oggi, IN Scritti sulla nonviolenza, Protagon 1992, p. 176)