La Cavour in Kenya curerà 22 bambini e Fincantieri fa affari militari
Giorgio Beretta - unimondo.org
Il tour della portaerei Cavour dopo gli scali nel Golfo Persico dove ha promosso le vendite di armamenti, è arrivato nei giorni scorsi a Mombasa.
Il tour della portaerei Cavour e di altre tre navi di supporto, dopo gli scali nel Golfo Persico dove ha promosso le vendite di armamenti con svariati regimi dei paesi arabi, è arrivato nei giorni scorsi a Mombasa (Kenya). E che l’esposizione di armamenti stia continuando anche nei porti africani lo conferma questo articolo de The Standard che riporta diversi sistemi militari esposti dalle numerose ditte del gruppo Finmeccanica (Agustawestland, Oto Melara, Selex ES, WASS, Telespazio, Thales Alenia e MBDA).
Un dispaccio inviato dalla principale delle quattro “navi da guerra” (warships) riporta il senso dell’iniziativa definendola “audace e ambiziosa”: iniziativa che – come abbiamo ripetutamente segnalato – mescola una serie di attività di tipo commerciale, militare e umanitario.
La portaerei Cavour non fa certo mistero di essere una “nave da guerra”: è sufficiente vedere il carico di cannoni e mitragliere che ha sfoggiato all’entrata del porto di Mombasa per rendersene conto (si veda questo video dal minuto 5.55).
Ma arrivando in Africa uno degli obiettivi principali del tour della Cavour è di tipo umanitario. I media locali segnalano che “circa 22 persone beneficeranno gratuitamente di interventi chirurgici correttivi facciali che verranno eseguiti da chirurghi italiani a bordo della portaerei italiana Cavour”. L’iniziativa è promossa da “Operation Smile”, una onlus fondata nel 2000, per correggere con interventi di chirurgia plastica ricostruttiva gravi malformazioni facciali come il labbro leporino e la palatoschisi, esiti di ustioni e traumi. A capo del team il dottor Domenico Scopelliti, chirurgo maxillo-facciale di fama mondiale e vicepresidente di Operation Smile Italia, che è assurto alle cronache qualche anno fa per la sua coraggiosa denuncia pubblica di “essere pagato per non fare niente”. Storie italiane da Terzo mondo, chiosava la Repubblica.
Mentre il team medico è impegnato a risolvere i “casi complicati” di chirurgia, le ditte che sponsorizzano il tour commerciale (i cui costi sarebbero già saliti a 33 milioni di euro) tra cui tutte le aziende militari del gruppo Finmeccanica, cercano nuovi affari.
Fincantieri, l’azienda navale a controllo statale, ha annunciato l’intenzione di aprire una base a Mombasa. “Uno dei nostri obiettivi principali di quest’anno è avere una presenza in questa parte del continente africano” – ha dichiarato Ezio Vernetti di Fincantieri al The Standard. “Mombasa è l’ideale per noi perché abbiamo da tempo rapporti di lavoro con la Kenya Navy” (la Marina Militare del Kenya) – ha aggiunto Verrnetti,
Il quotidiano keniano ricorda che nel 2011 due pattugliatori della Marina Militare del Kenya, la KNS Umoja e KNS Nyayo, sono state sottoposti a ristrutturazioni nei cantieri Fincantieri di La Spezia: durante l’operazione di ammodernamento sono stati rimossi i quattro lanciatori per il sistema missilistico superficie-superficie (SSM) della Oto Melara/Matra Otomat Mk 2.
In seguito la ditta spezzina Oto Melara (del gruppo Finmeccanica) ha venduto alla Marina Militare del Kenya due centrali di tiro Medusa Mk4B e parti di ricambio per complesso navale 76/62 compatto per circa 8 milioni di euro e Simmel Difesa ha provveduto a inviare in Kenya 500 colpi completi 70/62 HE con spoletta di percussione. E il tour commerciale della Cavour rappresenta un’ottima occasione per fare nuovi affari nel settore militare. Come conferma il delegato di Fincantieri: “Speriamo di avviare negoziati con la Kenya Navy per una maggiore cooperazione”. Nel settore militare, appunto.
P.S.: Seguite e invitate a seguire il tour commerciale-militare-umanitario della flotta navale italiana su Facebook al sito “Controlliamo il Tour della Cavour!”
Fonte: www.unimondo.org
15 gennaio 2014