La bici è uno strumento di pace
Uno dei 200.000 in marcia
Perugia-Assisi 2011. Io c’ero… Un gruppo di “paciclisti” ha iniziato il suo percorso da Modena. Ecco il diario dell’ultima giornata della loro avventura.
La notte trascorre ma il mattino ci accoglie molto presto, all'alba fervono i preparativi sia nostri che di tutti quelli che come noi sono stati ospitati al quartiere fieristico.
Prendiamo l'autobus che ci porta a Perugia, le nostra fatiche ci hanno portato fin qui per unirci a migliaia di persone, il nostro messaggio è un messaggio di pace e nonviolenza, ora lo condividiamo.
Attendiamo che inizi la marcia ascoltando interventi di persone comuni il cui paese non vive in pace, oppure di autorità ecclesiastiche e di politici, che sono qui con noi.
La marcia inizia, dopo 400km in bicicletta credo che per alcuni questo sia il percorso più duro, il sole è a picco, ma tutto il corteo imperterrito prosegue il suo cammino.
Noi ci frammentiamo e ci riuniamo, incontriamo amici e conosciamo nuovi amici.
Oramai giunti ci stacchiamo dal corteo abbiamo un ultimo brevissimo tratto con le nostre care biciclette, andiamo nel quartiere fieristico prendiamo le bici e ci avviamo a riprendere il corteo.
Ci inseriamo cautamente nel corteo con le nostre bici, ed arriviamo.
Iniziano i saluti, c'è chi va a casa, il nostro insuperabile Attilio; c'è chi prosegue per qualche giorno di pedalata in Umbria, il nostro gruppo si frammenta, non possiamo far salire tutte le bici su un autobus.
Un grazie a tutti e ci provo a nominarli tutti:
Attilio, Maura, Beppe, Zeffirina, Lilia, Giovanni (Reggio Emilia), Remo, Silvia S, Silvia M, Giuseppe (Parma), Antonella, Nicoletta, Giuseppe (Padova), Massimo, Giorgio, Nicola, Samira, Giovanna, Mara, Giovanni(Modena), Rita, Davide, Chiara, Marusca