L’ONU divisa sulle sanzioni, combattimenti a Damasco
Misna
È muro contro muro al Consiglio di sicurezza dell’Onu sul testo di un progetto di risoluzione che prevede la possibilità di sanzioni nei confronti della Siria.
È muro contro muro al Consiglio di sicurezza dell’Onu sul testo di un progetto di risoluzione che prevede la possibilità di sanzioni nei confronti della Siria se il governo di Damasco non rispetterà gli impegni assunti nel quadro del piano di pace dell’inviato delle Nazioni Unite e della Lega Araba Kofi Annan.
L’ambasciatore russo al Palazzo di Vetro, Vitalij Churkin, ha detto ieri sera che Mosca è disposta a votare solo un rinnovo della missione degli osservatori dell’Onu in Siria che non preveda un ricorso al capitolo sette della Carta delle Nazioni Unite. Il riferimento è a un dispositivo che autorizza i 15 paesi del Consiglio di sicurezza ad adottare sanzioni economiche o condurre azioni militari a difesa della pace.
In qualità di membro permanente del Consiglio, la Russia ha diritto di veto. I contrasti con le potenze occidentali alleate degli Stati Uniti sono stati ribaditi ieri a Mosca dal ministro degli Esteri Sergej Lavrov prima di ricevere Annan. Nella capitale russa oggi l’inviato speciale dell’Onu e della Lega Araba avrà un colloquio anche con il presidente Vladimir Putin.
Il mandato della missione di osservazione dell’Onu scade venerdì. Il piano di Annan prevede anzitutto la cessazione delle violenze da parte dei ribelli e dell’esercito siriano e il ritiro dei mezzi militari dai centri abitati. A livello internazionale tensioni e contrasti sono aggravati dalle notizie che continuano a giungere da diverse regioni della Siria. Combattimenti tra militari e ribelli sono stati segnalati ieri in almeno due quartieri sud-occidentali di Damasco e a Qatana, una cittadina situata a circa 20 chilometri di distanza dalla capitale.
Fonte: http://www.misna.org
17 Luglio 2012