L’Europa vista da Gerusalemme


La redazione


La Perugia Assisi in Medio Oriente si interroga sul ruolo e sulle responsabilità dell’Europa per la risoluzione del conflitto.


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L'Europa vista da Gerusalemme

Non dobbiamo, non possiamo lasciare soli i palestinesi e gli israeliani.
L'Europa non deve, non può perdere questa ultima possibilità di assumersi – con urgenza – le proprie responsabilità e portare quel contributo atteso ed auspicato in Medio Oriente.
È nell'interesse dell'Europa, è nel nostro interesse. Le basi democratiche di libertà, uguaglianza,  legalità, fraternità sulle quali è nata l'Europa di oggi ci impongono di non stare alla finestra.
È il tempo delle nostre responsabilità.
A parlare è Flavio Lotti, coordinatore della Perugia–Assisi a Gerusalemme, che oggi martedì 13 ottobre, ha aperto i lavori della prima conferenza internazionale sul ruolo dell'Europa per la pace in Medio Oriente.
In questa terra si sta consumando una tragedia umana ed estremamente pericolosa – continua Lotti – il terrorismo va disarmato con il superamento delle ragioni che lo suscitano.
Dobbiamo evitare che il conflitto israelo-palestinese si trasferisca in Europa, diventi motivo di tensione e di scontro con il mondo islamico che ormai risiede in Europa.

Time for Responsibilities
il titolo dato alla settimana di marcia iniziata il 10 ottobre scorso nei territori palestinesi ed israeliani per la delegazione dei 400 italiani. Il ruolo e la responsabilità dell'Europa al centro della quarta giornata.
Non abbiamo dimenticato cosa è successo mesi fa a Gaza, – ha continuato Lotti – e continua ad accadere anche ora. Dobbiamo evitare l'esplosione della prossima guerra, una guerra che sarà ancora più crudele e selvaggia.
Lasciare da soli i palestinesi e gli israeliani nella ricerca di una risoluzione del conflitto è da irresponsabili. Non ce la faranno. Lo squilibrio fra le parti è troppo grande.
Ecco perché è venuto il tempo si smettere con la retorica degli appelli agli israeliani o ai palestinesi. L'Europa deve fare la sua parte.

Abbiamo ascoltato le parole di Barak Obama pronunciate all'Assemblea delle Nazioni Unite. Come tanti altri nel mondo lo abbiamo applaudito. Non possiamo fermarci a questo. Quanto Obama ha detto deve essere sostenuto anche dall'Europa. Con forza e determinazione.
Noi siamo venuti qui perché crediamo che l'Europa non possa permettersi di sprecare questa opportunità.
Siamo qui oggi per riflettere, per ascoltare, per capire, per proporre e per progettare il futuro, il nostro futuro. Quello dell'Europa che comincia da qui, dalla pace in Medio Oriente.

Domani, mercoledì 14 ottobre la giornata della Pace. La quinta giornata della Perugia-Assisi a Gerusalemme è dedicata alla pace e alla memoria con l'incontro con i palestinesi rifugiati nei campi profughi dal '48 e dal '67, e con la visita del museo della Shoa, Yad Vascem.
Nel pomeriggio ci sarà una manifestazione per la pace dal titolo “Ricostruiamo la speranza” che vedrà la partecipazione di numerosi familiari delle vittime del conflitto, israeliani e palestinesi.

Contatti stampa a Gerusalemme:
Francesco Cavalli +97254 9117289
Emanuele Giordana +97254 9082585
Floriana Lenti +97254 8831291

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