L’Afghanistan sui giornali
Lettera22
La vera novità di una settimana che si è trascinata in indiscrezioni e polemiche attorno alla ricandidatura o meno di Karzai, o su quel che farà o non farà Barak Obama… Rassegna tratta da Asia Maior Dossier Afghanistan.
La vera novità di una settimana che si è trascinata in indiscrezioni e polemiche attorno alla ricandidatura o meno di Karzai, o su quel che farà o non farà Barak Obama, che per il momento ha detto solo che l'Afghanistan richiede “decisioni difficili” e che dunque nulla sembra aver ancora deciso, è la data del rinvio delle elezioni presidenziali. Giovedi 29 gennaio, il capo della Commissione elettorale indipendente afgana, Azizullah Ludin (dopo che Daoud Ali Najafi, del segretariato dell'Iec, aveva annunciato il rinvio, solo una settimana prima, senza però specificare il giorno e il mese) ha fissato la consultazione per il 20 agosto. I motivi ufficiali sono noti: le difficoltà di iscriversi nelle liste elettorali in alcune zone del paese e i quattrini per finanziare l'operazione. Che mancherebbero all'appello
Ma il “notizione” lo dà Der Spiegel , il settimanale tedesco, che ha mandato su tutte le furie il generale americano John Craddock, comandante supremo dell'Alleanza in Europa. Secondo il settimanale avrebbe autorizzato le truppe in Afghanistan ad «attaccare direttamente» produttori di oppio e narcotrafficanti, anche senza le prove di un loro legame con la guerriglia. Der Spiegel scrive sulla base di un documento riservato che prevede l'uso della «forza letale» contro i produttori e le loro strutture e che la Nato non ha potuto smentire anche se si è lamentata di questa fuga di notizie riservatissime
Infine abbiamo segnalato, sull'annosa vicenda del carcere di Bagram i commenti di Alessandro Farruggia del Sole24Ore sul suo blog e un lungo reportage di David Caretta sul Foglio. Due autori italiani nel mare della stampa straniera, non solo per dimostrare che non siamo per forza sempre e solo esterofili, ma semmai per dire che anche la stampa italiana ha le sue perle, Quando lascia un po' di spazio ai suoi giornalisti (o quando se lo rimediano da soli su un blog).
Fonte: Lettera22
1 febbraio 2009