Italiani di Emergency arrestati a Kabul, Strada: “Rapiti dal governo Karzai”
Umberto De Giovannangeli - L'Unità
Le autorità di Helmand esultano: gli arrestati hanno confessato. Emergency ribatte: è una bufala. Le «due verità» si scontrano in una vicenda che si tinge sempre più di giallo.
Le autorità di Helmand esultano: gli arrestati hanno confessato. Emergency ribatte: è una bufala. Le «due verità» si scontrano in una vicenda che si tinge sempre più di giallo. Tutte le nove persone fermate l’altro ieri nell'ospedale di Emergency a Lashkar-Gah, fra cui tre italiani, hanno confessato la loro partecipazione ad un complotto per uccidere il governatore della provincia afghana di Helmand, Gulab Mangal, dichiara una fonte ufficiale provinciale. Negli interrogatori – afferma Wahidhullah, consigliere del governatore di Helmand – i contorni del complotto sono emersi con chiarezza, così come è emerso il fatto che per realizzarlo un italiano, Marco Garatti, avrebbe ricevuto denaro dai talebani». Secondo la Cnn, i tre sarebbero anche accusati di aver assassinato l'interprete di Daniele Mastrogiacomo, Adjmal Nashkbandi, rapito con il giornalista e l’autista nel 2007.
Quanto al complotto attuale, il responsabile provinciale ha spiegato che il gruppo aveva mimetizzato armamenti, quattro bombe e mano e due giubbetti da kamikaze come materiale medico in una delle stanze dell'ospedale. «Il governatore – ha infine detto – di solito si intrattiene con le vittime del conflitto nell'ospedale di Emergency per portare assistenza e denaro. Era previsto che in una delle prossime visite, dopo aver lasciato le sue guardie del corpo all'esterno dell'ospedale, Mangal avrebbe trovato a sorpresa nella sala, dove erano ricoverati i feriti, i talebani armati per ucciderlo» Immediata la risposta dell’organizzazione fondata da Gino Strada. «È una bufala – dicono a Emergency -. A noi non risulta niente di tutto ciò che è stato scritto. Siamo fermi alle notizie che questa mattina (ieri per chi legge, ndr) ci ha fornito l'ambasciatore italiano in Afghanistan». Le «due verità» si scontrano frontalmente. I fermati «hanno ammesso il loro crimine e hanno confessato: hanno ammesso che esisteva un piano per effettuare degli attentati suicidi contro dei mercati affollati e la sede del governatorato, e che volevano uccidere il governatore» quando questi si fosse recato in ospedale per visitare i feriti», insiste il portavoce del governatorato di Helmand, Daoud Ahmadi, sottolineando come i detenuti fossero legati alla Quetta Shura (la dirigenza talebana in esilio) e fossero stati pagati 500mila dollari per portare a termine gli attentati.
CONTRATTACCO Le dichiarazioni del portavoce del governatore di Helmand «non hanno alcuna credibilità», esattamente «come le cose già dette», ribatte il portavoce di Emergency, Maso Notarianni. «Quello che ci dicono dall'Afghanistan dopo aver visto i nostri medici – aggiunge Notarianni – è che le cose stanno in tutt'altro modo. E le stesse dichiarazioni del ministro dell'Interno afghano confermano le nostre tesi». Gino Strada non ha dubbi: l'arresto dei tre operatori dell'ospedale di Lashkar-Gah, è un'operazione di «guerra preventiva» contro «un testimone scomodo» come Emergency. «I nostri medici sono stati rapiti dalla polizia del governo Karzai, quel governo difeso dalla coalizione internazionale della quale fa parte anche l'Italia. C'è un video che mostra come nell'ospedale fossero presenti anche i soldati della coalizione», denuncia il fondatore di Emergency.«Prego veramente da italiano che non ci sia nessun italiano che abbia direttamente o indirettamente compiuto atti di questo genere. Lo prego davvero di tutto cuore, perché sarebbe una vergogna per Italia», dichiara il ministro degli Esteri Franco Frattini ai microfoni di Sky Tg24. Quelle contro i tre italiani operatori di Emergency in Afghanistan «sono accuse gravi, la polizia e gli investigatori stanno lavorando. Noi vogliamo la verità che sarà il risultato delle indagini», aggiunge il titolare della Farnesina al Tg1. Chi ha già pronunciato la sentenza (di colpevolezza) è Maurizio Gasparri. – «Strada ha poco da fare lo spiritoso. Siamo in tanti ad avere espresso molti dubbi sui suoi rapporti in giro nel mondo», proclama il presidente dei senatori Pdl. «Non è pensabile che un parlamentare della Repubblica possa dire cose simili – replica Strada e aggiunge -. Avete preso un abbaglio. Quello che ha parlato non è Gasparri ma Neri Marcorè».
Fonte: l'Unità
12 aprile 2010
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Sabato 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani.
Emergency è indipendente e neutrale. Dal 1999 a oggi EMERGENCY ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità e una rete di 28 posti di primo soccorso.
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